La canzone Mai non vo’ più cantar com’io soleva (Rvf 105) rimane il testo più difficile dell’intero Canzoniere di Petrarca, e anche il testo esteso meno citato e studiato. L'articolo ne propone un'interpretazione complessiva, che punta sull’idea di più livelli di significato, da mettere in rapporto con il gusto per l’aequivocatio proprio del filone ermetico della lirica duecentesca, con propaggini nel Trecento, e non estraneo al genere della frottola, al quale la canzone è stata accostata già da Pietro Bembo. L’analisi è accompagnata da una contestualizzazione all’interno del racconto autobiografico.
Ambiguità e dissimulazione nella canzone «Mai non vo’ più cantar com’io soleva» di Petrarca (Rvf 105) / Maria Sofia Lannutti. - In: MEDIOEVO ROMANZO. - ISSN 1724-1707. - STAMPA. - 48:(2024), pp. 363-399.
Ambiguità e dissimulazione nella canzone «Mai non vo’ più cantar com’io soleva» di Petrarca (Rvf 105)
Maria Sofia Lannutti
2024
Abstract
La canzone Mai non vo’ più cantar com’io soleva (Rvf 105) rimane il testo più difficile dell’intero Canzoniere di Petrarca, e anche il testo esteso meno citato e studiato. L'articolo ne propone un'interpretazione complessiva, che punta sull’idea di più livelli di significato, da mettere in rapporto con il gusto per l’aequivocatio proprio del filone ermetico della lirica duecentesca, con propaggini nel Trecento, e non estraneo al genere della frottola, al quale la canzone è stata accostata già da Pietro Bembo. L’analisi è accompagnata da una contestualizzazione all’interno del racconto autobiografico.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



