In un mondo globalizzato non si può rinunciare al concetto di diversità e inclusività per rendere l’educazione una “pratica della libertà” (hooks, 2020). Una visione che contrappone la logica del colonialismo pedagogico a quella della “decolonizzazione”, finanche psicologica (Fanon 2020), di una pedagogia critica aperta all’ascolto e alla mediazione (Giroux, 2023; Farahi, 2022). La psicologia decoloniale, infatti, si concentra sulla contestazione delle rappresentazioni culturali dominanti per trasformare i processi educativi in “strumenti di libertà” (Freire, 2002). A favorire tale presa di consapevolezza nei discenti sono soprattutto la mediazione interculturale e l’insegnante inclusivo (Szpunar, 2022). Il presente articolo vuole analizzare, dunque, il ruolo svolto da questi fattori nel favorire la gestione dei conflitti e la ricostruzione decoloniale del sapere educativo (Muraca, 2021). Con lo scopo di creare uno “spazio d’incontro” (Cambi, 2016; Galli, 1996), presente e futuro, nonché favorire, tra i discenti, dialogo, ascolto, conoscenza e comprensione (Baldacci, 2018; Elamé, 2011). In a globalized world, the concepts of diversity and inclusivity are indispensable to transform education into a “practice of freedom” (Hooks, 2020). This perspective opposes the logic of pedagogical colonialism to that of “decolonization,” even on a psychological level (Fanon, 2020), advocating for a critical pedagogy open to listening and mediation (Giroux, 2023; Farahi, 2022). Decolonial psychology focuses on challenging dominant cultural representations to reshape educational processes into “instruments of freedom” (Freire, 2002). Facilitating this awareness among learners are primarily intercultural mediation and inclusive teaching (Szpunar, 2022). This article aimsto analyze the role played by these factorsin promoting conflict management and the decolonial reconstruction of educational knowledge (Muraca, 2021), with the goal of creating a “space of encounter” (Cambi, 2016; Galli, 1996) in the present and future, fostering dialogue, active listening, knowledge, and understanding among learners (Baldacci, 2018).

Decolonizzare l'educazione a partire dalla pop culture. Un inquadramento teorico / Antonio Raimondo Di Grigoli. - In: PEDAGOGIA E VITA. - ISSN 0031-3777. - ELETTRONICO. - 84:(2024), pp. 7.58-7.65.

Decolonizzare l'educazione a partire dalla pop culture. Un inquadramento teorico

Antonio Raimondo Di Grigoli
2024

Abstract

In un mondo globalizzato non si può rinunciare al concetto di diversità e inclusività per rendere l’educazione una “pratica della libertà” (hooks, 2020). Una visione che contrappone la logica del colonialismo pedagogico a quella della “decolonizzazione”, finanche psicologica (Fanon 2020), di una pedagogia critica aperta all’ascolto e alla mediazione (Giroux, 2023; Farahi, 2022). La psicologia decoloniale, infatti, si concentra sulla contestazione delle rappresentazioni culturali dominanti per trasformare i processi educativi in “strumenti di libertà” (Freire, 2002). A favorire tale presa di consapevolezza nei discenti sono soprattutto la mediazione interculturale e l’insegnante inclusivo (Szpunar, 2022). Il presente articolo vuole analizzare, dunque, il ruolo svolto da questi fattori nel favorire la gestione dei conflitti e la ricostruzione decoloniale del sapere educativo (Muraca, 2021). Con lo scopo di creare uno “spazio d’incontro” (Cambi, 2016; Galli, 1996), presente e futuro, nonché favorire, tra i discenti, dialogo, ascolto, conoscenza e comprensione (Baldacci, 2018; Elamé, 2011). In a globalized world, the concepts of diversity and inclusivity are indispensable to transform education into a “practice of freedom” (Hooks, 2020). This perspective opposes the logic of pedagogical colonialism to that of “decolonization,” even on a psychological level (Fanon, 2020), advocating for a critical pedagogy open to listening and mediation (Giroux, 2023; Farahi, 2022). Decolonial psychology focuses on challenging dominant cultural representations to reshape educational processes into “instruments of freedom” (Freire, 2002). Facilitating this awareness among learners are primarily intercultural mediation and inclusive teaching (Szpunar, 2022). This article aimsto analyze the role played by these factorsin promoting conflict management and the decolonial reconstruction of educational knowledge (Muraca, 2021), with the goal of creating a “space of encounter” (Cambi, 2016; Galli, 1996) in the present and future, fostering dialogue, active listening, knowledge, and understanding among learners (Baldacci, 2018).
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Antonio Raimondo Di Grigoli
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