Il contributo, muovendo dal commento a una sentenza del Consiglio di Giustizia amministrativa, si sofferma sui controlli che la pubblica amministrazione deve (o non deve) effettuare in sede di rilascio dei titoli edilizi e sulle forme di tutela dei terzi. Ad avviso dei giudici siciliani, l’illegittimità urbanistica di un’opera non può mai dipendere dalla presunta lesione di un diritto civilistico del terzo-vicino di casa: non sarebbe infatti compito dell’amministrazione effettuare un simile accertamento, come non lo è quello di dare esecuzione a eventuali pronunce del giudice ordinario intervenute sul punto. Nel lavoro si argomenta a favore di questa tesi, che si reputa fondata e condivisibile, perché consente di tenere distinti il piano delle relazioni civilistiche tra vicini da quello delle relazioni pubblicistiche tra costruttore e pubblica amministrazione. Si sostiene che, in casi come quello in esame, i diritti dei terzi debbano trovare tutela nelle forme previste dalle leggi e dal processo civile.

Dissenso dei condòmini, legittimità urbanistica e controlli dell’amministrazione: un ritorno alla tutela civilistica dei terzi / IPPOLITO PIAZZA. - In: GIUSTIZIA INSIEME. - ISSN 2974-9999. - ELETTRONICO. - (2024), pp. 279-286.

Dissenso dei condòmini, legittimità urbanistica e controlli dell’amministrazione: un ritorno alla tutela civilistica dei terzi

IPPOLITO PIAZZA
2024

Abstract

Il contributo, muovendo dal commento a una sentenza del Consiglio di Giustizia amministrativa, si sofferma sui controlli che la pubblica amministrazione deve (o non deve) effettuare in sede di rilascio dei titoli edilizi e sulle forme di tutela dei terzi. Ad avviso dei giudici siciliani, l’illegittimità urbanistica di un’opera non può mai dipendere dalla presunta lesione di un diritto civilistico del terzo-vicino di casa: non sarebbe infatti compito dell’amministrazione effettuare un simile accertamento, come non lo è quello di dare esecuzione a eventuali pronunce del giudice ordinario intervenute sul punto. Nel lavoro si argomenta a favore di questa tesi, che si reputa fondata e condivisibile, perché consente di tenere distinti il piano delle relazioni civilistiche tra vicini da quello delle relazioni pubblicistiche tra costruttore e pubblica amministrazione. Si sostiene che, in casi come quello in esame, i diritti dei terzi debbano trovare tutela nelle forme previste dalle leggi e dal processo civile.
2024
IPPOLITO PIAZZA
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