Uno tra i principali patogeni che colpisce le mele in post-raccolta è Botrytis cinerea, agente causale della muffa grigia. Le strategie di difesa impiegate si basano principalmente su trattamenti chimici. La strategia “Farm-to-Fork”, adottata dall’Unione Europea, prevede la riduzione del 50% dell’uso di agrofarmaci entro il 2030. Di rilevante interesse, quindi, è lo sviluppo di mezzi di lotta alternativi all’uso di prodotti di sintesi. Scopo del presente lavoro è stato di saggiare l’attività antifungina di oli essenziali (OE) di timo, santoreggia, basilico e di un prodotto commerciale sperimentale a base di timolo contro B. cinerea su mele ‘Opal’ in post-raccolta. Per verificare la potenziale attività antifungina degli OE, è stata inizialmente allestita una prova in vitro. Successivamente sono state eseguite prove in vivo in cui le mele sono state inoculate con B. cinerea e trattate tramite biofumigazione con i diversi OE all’1% di concentrazione. I rilievi fitopatologici sono stati eseguiti dopo 30 e 60 giorni di conservazione all’interno di cabinet in celle refrigerate a 1±1°C e dopo 10 giorni di shelf-life. Sono state effettuate le analisi qualitative (durezza, solidi solubili e acidità titolabile) alla raccolta, dopo 30 e dopo 60 giorni di conservazione. È stata analizzata la composizione del microbioma fungino dei frutti trattati con OE di timo, con un fungicida e dei frutti testimone non trattati, per valutare l'effetto dei trattamenti sulla popolazione microbica. È stata inoltre eseguita la caratterizzazione dei composti volatili rilasciati dagli OE all'interno dei cabinet tramite SPME-GC-MS, al fine di correlare l'attività antifungina registrata a specifiche componenti aromatiche. Nella prova in vitro, tutti i prodotti saggiati all’1% hanno mostrato un'efficacia del 100% nell’inibizione della crescita di B. cinerea. Gli OE di santoreggia, di timo e il prodotto commerciale a base di timolo in vivo sono risultati efficaci nel ridurre i marciumi a 30 e 60 giorni di conservazione, ma tale efficacia si è persa durante la shelf life. A livello qualitativo non sono state osservate differenze statisticamente significative ai tre tempi rispetto ai valori ottenuti dai frutti non trattati. I dati relativi alla composizione del microbioma confermano l’efficacia sia dei trattamenti con OE di timo sia del fungicida, che hanno comportato una riduzione dell’abbondanza relativa di B. cinerea rispetto al testimone non trattato. Tuttavia, tra i generi di microrganismi favoriti dall’OE di timo, era incluso Penicillium, che comprende alcune specie patogene in post-raccolta. Nell'atmosfera dei cabinet sono stati rilevati ad alte concentrazioni il timolo (trattamento con OE di timo e prodotto commerciale), il carvacrolo (OE di santoreggia) e l'estragolo (OE di basilico), che sono responsabili dell’attività antifungina. Il trattamento con alcuni OE è risultato efficace nel contenere lo sviluppo di B. cinerea su mele ‘Opal’ in post-raccolta e le future sperimentazioni si concentreranno sugli oli più promettenti al fine di individuare il prodotto più idoneo da impiegare per una strategia di difesa sostenibile dal marciume grigio delle mele in post-raccolta.

Effetto dell’impiego di oli essenziali sul marciume grigio e sul microbioma delle mele in conservazione / Remolif Giulia; Schiavon Giada; Garello Marco; Giovanna Roberta Meloni; Buonsenso Fabio; Spadaro Davide. - ELETTRONICO. - (2022), pp. 72-72. (Intervento presentato al convegno 8° Convegno Nazionale GdL SOI Postraccolta).

Effetto dell’impiego di oli essenziali sul marciume grigio e sul microbioma delle mele in conservazione

Buonsenso Fabio;
2022

Abstract

Uno tra i principali patogeni che colpisce le mele in post-raccolta è Botrytis cinerea, agente causale della muffa grigia. Le strategie di difesa impiegate si basano principalmente su trattamenti chimici. La strategia “Farm-to-Fork”, adottata dall’Unione Europea, prevede la riduzione del 50% dell’uso di agrofarmaci entro il 2030. Di rilevante interesse, quindi, è lo sviluppo di mezzi di lotta alternativi all’uso di prodotti di sintesi. Scopo del presente lavoro è stato di saggiare l’attività antifungina di oli essenziali (OE) di timo, santoreggia, basilico e di un prodotto commerciale sperimentale a base di timolo contro B. cinerea su mele ‘Opal’ in post-raccolta. Per verificare la potenziale attività antifungina degli OE, è stata inizialmente allestita una prova in vitro. Successivamente sono state eseguite prove in vivo in cui le mele sono state inoculate con B. cinerea e trattate tramite biofumigazione con i diversi OE all’1% di concentrazione. I rilievi fitopatologici sono stati eseguiti dopo 30 e 60 giorni di conservazione all’interno di cabinet in celle refrigerate a 1±1°C e dopo 10 giorni di shelf-life. Sono state effettuate le analisi qualitative (durezza, solidi solubili e acidità titolabile) alla raccolta, dopo 30 e dopo 60 giorni di conservazione. È stata analizzata la composizione del microbioma fungino dei frutti trattati con OE di timo, con un fungicida e dei frutti testimone non trattati, per valutare l'effetto dei trattamenti sulla popolazione microbica. È stata inoltre eseguita la caratterizzazione dei composti volatili rilasciati dagli OE all'interno dei cabinet tramite SPME-GC-MS, al fine di correlare l'attività antifungina registrata a specifiche componenti aromatiche. Nella prova in vitro, tutti i prodotti saggiati all’1% hanno mostrato un'efficacia del 100% nell’inibizione della crescita di B. cinerea. Gli OE di santoreggia, di timo e il prodotto commerciale a base di timolo in vivo sono risultati efficaci nel ridurre i marciumi a 30 e 60 giorni di conservazione, ma tale efficacia si è persa durante la shelf life. A livello qualitativo non sono state osservate differenze statisticamente significative ai tre tempi rispetto ai valori ottenuti dai frutti non trattati. I dati relativi alla composizione del microbioma confermano l’efficacia sia dei trattamenti con OE di timo sia del fungicida, che hanno comportato una riduzione dell’abbondanza relativa di B. cinerea rispetto al testimone non trattato. Tuttavia, tra i generi di microrganismi favoriti dall’OE di timo, era incluso Penicillium, che comprende alcune specie patogene in post-raccolta. Nell'atmosfera dei cabinet sono stati rilevati ad alte concentrazioni il timolo (trattamento con OE di timo e prodotto commerciale), il carvacrolo (OE di santoreggia) e l'estragolo (OE di basilico), che sono responsabili dell’attività antifungina. Il trattamento con alcuni OE è risultato efficace nel contenere lo sviluppo di B. cinerea su mele ‘Opal’ in post-raccolta e le future sperimentazioni si concentreranno sugli oli più promettenti al fine di individuare il prodotto più idoneo da impiegare per una strategia di difesa sostenibile dal marciume grigio delle mele in post-raccolta.
2022
Libro dei Riassunti 8° Convegno Nazionale GdL SOI Postraccolta
8° Convegno Nazionale GdL SOI Postraccolta
Remolif Giulia; Schiavon Giada; Garello Marco; Giovanna Roberta Meloni; Buonsenso Fabio; Spadaro Davide
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Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1397192
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