Il volume prende in esame i diversi modi di scrittura attraverso i quali persone comuni hanno conservato e dato forma alla memoria sociale durante la prima età moderna. Svolgendo un’indagine lungo un ampio orizzonte geografico che va da Lione a Cuzco, e dall’isola atlantica di Annobón a Palermo, i contributi del volume intendono esplorare la relazione tra atti individuali di ‘assertive literacy’ (Justice 1994, 24) e i modi collettivi della memoria tra gruppi sociali che, in linea di principio, non avevano accesso alla scrittura. Come donne e uomini comuni in diverse parti del mondo hanno usato la scrittura per difendere, reinterpretare, o mettere in discussione la tradizione? L’interazione tra oralità e scrittura ha avuto un ruolo importante nel modo in cui gli eventi storici sono stati ricordati, commemorati, o dimenticati? In questo volume, studiosi provenienti da aree geografiche diverse e appartenenti a diverse tradizioni disciplinari tentano di dare una risposta a queste e ad altre domande per giungere una riflessione ampia sulla relazione tra scrittura subalterna e memoria popolare nel mondo della prima età moderna. The volume interrogates how common men and women used different modes of writing to keep, shape, and contest social memory in the early modern world. Mapping a wide-ranging geography that expands from Lyon to Cuzco, and from the Atlantic Island of Annobón to Palermo, the articles explore the relation between often – though not always – individual ‘acts of assertive literacy’ (Justice 1994, 24) and collective modes of remembrance among social groups who were not, in principle, expected to write. How did common men and women in different parts of the world use writing to defend, reinterpret, or dispute custom? The interplay between orality and writing has a significant role in the ways historical events were remembered, commemorated, or forgotten? In this volume, scholars working in different geographical areas and disciplinary traditions address these and other questions in order to think broadly about the relationship between subaltern writing and popular memory in the early modern world.

Subaltern writing and popular memory in the early modern world, edited by Antonio Castillo Gómez and Miguel Martínez (guest editors) / Donatella Pallotti; Paola Pugliatti. - In: JOURNAL OF EARLY MODERN STUDIES. - ISSN 2279-7149. - ELETTRONICO. - 13 (2024):(2024), pp. 1-369.

Subaltern writing and popular memory in the early modern world, edited by Antonio Castillo Gómez and Miguel Martínez (guest editors)

Donatella Pallotti
;
Paola Pugliatti
2024

Abstract

Il volume prende in esame i diversi modi di scrittura attraverso i quali persone comuni hanno conservato e dato forma alla memoria sociale durante la prima età moderna. Svolgendo un’indagine lungo un ampio orizzonte geografico che va da Lione a Cuzco, e dall’isola atlantica di Annobón a Palermo, i contributi del volume intendono esplorare la relazione tra atti individuali di ‘assertive literacy’ (Justice 1994, 24) e i modi collettivi della memoria tra gruppi sociali che, in linea di principio, non avevano accesso alla scrittura. Come donne e uomini comuni in diverse parti del mondo hanno usato la scrittura per difendere, reinterpretare, o mettere in discussione la tradizione? L’interazione tra oralità e scrittura ha avuto un ruolo importante nel modo in cui gli eventi storici sono stati ricordati, commemorati, o dimenticati? In questo volume, studiosi provenienti da aree geografiche diverse e appartenenti a diverse tradizioni disciplinari tentano di dare una risposta a queste e ad altre domande per giungere una riflessione ampia sulla relazione tra scrittura subalterna e memoria popolare nel mondo della prima età moderna. The volume interrogates how common men and women used different modes of writing to keep, shape, and contest social memory in the early modern world. Mapping a wide-ranging geography that expands from Lyon to Cuzco, and from the Atlantic Island of Annobón to Palermo, the articles explore the relation between often – though not always – individual ‘acts of assertive literacy’ (Justice 1994, 24) and collective modes of remembrance among social groups who were not, in principle, expected to write. How did common men and women in different parts of the world use writing to defend, reinterpret, or dispute custom? The interplay between orality and writing has a significant role in the ways historical events were remembered, commemorated, or forgotten? In this volume, scholars working in different geographical areas and disciplinary traditions address these and other questions in order to think broadly about the relationship between subaltern writing and popular memory in the early modern world.
2024
Donatella Pallotti; Paola Pugliatti
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