La pace si addice a Goldoni

Sulle «cose di guerra», Goldoni compone quattro opere: «l’intermezzo in tre parti per musica» 'Il quartiere fortunato' (1744) e le commedie 'L’amante militare' (1751), 'L’impostore' (1754) e 'La guerra' (1760). Si tratta di una quadrilogia interessante da analizzare perché occupa un arco cronologico che copre l’intero percorso della riforma goldoniana, dagli inizi fino agli ultimi anni veneziani. Dai quattro testi risalta con evidenza quale sia il punto di vista dell’autore riguardo alla guerra: agli occhi del commediografo, così sensibile ai valori della vita nonché all'importanza dell’equilibrio e al desiderio di costruire qualcosa partendo dalla stabilità degli affetti, il mondo militare appare alogico, irrazionale, pericoloso, composto da uomini che distruggono anziché costruire, che non godono di nessuna libertà e che non conoscono l’etica degli affetti ma solo la livida ebbrezza della guerra.