ORIGINALITÀ Il saggio analizza il pensiero e l’opera di Piero Gazzola da una prospettiva differente rispetto a quella canonica della teoria del restauro. Come caso di studio, esso si concentra sul progetto della Cittadella Museale della Sardegna a Cagliari, realizzato sull’area dell’ex Regio Arsenale e gravemente danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. METODOLOGIA La lettura della relazione di progetto e della bibliografia specifica sul tema è stata affiancata da un attento studio dei disegni relativi alle diverse fasi del progetto, custoditi presso l’Archivio Piero Gazzola a Negrar, e da alcuni sopralluoghi, fondamentali per comprendere appieno gli spazi e verificare lo stato attuale dei luoghi. Questo lavoro ha permesso di confermare l’ipotesi iniziale, ovvero che, oltre al profondo rigore scientifico che informa gli interventi sulle preesistenze, a caratterizzare maggiormente l’opera di Piero Gazzola e Libero Cecchini siano la composizione dell’antico nel nuovo e l’invenzione spaziale intorno a ogni singolo frammento restituito dagli scavi. Fino alla creazione di una grande architettura moderna che dialoga con ciò che permane dell’originario volto dei luoghi, ponendo al centro i valori monumentali dell’ambiente. IMPATTO L’articolo mira a promuovere una riflessione sulla multidisciplinarietà della cultura del progetto, invitando a ricercare spunti nuovi e originali nell’opera di un architetto il cui contributo è stato cruciale per la redazione della Carta di Venezia. I principi di questo documento trovano, infatti, una delle loro prime applicazioni nel complesso cagliaritano. ORIGINALITY The essay analyses the thought and work of Piero Gazzola from a perspective distinct from the canonical approach of restoration theory. As a case study, it focuses on the project for the Cittadella Museale della Sardegna in Cagliari, developed on the site of the former Regio Arsenale, which was severely damaged by World War II bombings. METHODOLOGY The analysis of the project report and relevant bibliography on the topic was complemented by a thorough study of drawings from the various phases of the project, preserved at the Archivio Piero Gazzola in Negrar, as well as by several site visits, which were essential for fully understanding the spaces and assessing the current state of the site. This work confirmed the initial hypothesis: beyond the profound scientific rigor underlying interventions on pre-existing structures, what most defines the work of Piero Gazzola and Libero Cecchini is the composition of the ancient onto the new, the spatial invention around each individual fragment returned by the excavations. This approach culminates in the creation of a grand modern architecture that engages with what remains of the original character of the places, emphasizing its monumental environmental values. IMPACT The article aims to foster a reflection on the multidisciplinary nature of design culture, encouraging the exploration of new and original insights within the work of an architect whose contribution was pivotal to the drafting of the Venice Charter. The principles of this document, in fact, find one of their earliest applications in the Cagliari complex.
Ri-scrittura dell’Acropoli di Cagliari. La Cittadella Museale della Sardegna di Piero Gazzola e Libero Cecchini, 1956-1979 / Alberto Pireddu. - In: RESTAURO ARCHEOLOGICO. - ISSN 1724-9686. - STAMPA. - (2024), pp. 234-239.
Ri-scrittura dell’Acropoli di Cagliari. La Cittadella Museale della Sardegna di Piero Gazzola e Libero Cecchini, 1956-1979
Alberto Pireddu
2024
Abstract
ORIGINALITÀ Il saggio analizza il pensiero e l’opera di Piero Gazzola da una prospettiva differente rispetto a quella canonica della teoria del restauro. Come caso di studio, esso si concentra sul progetto della Cittadella Museale della Sardegna a Cagliari, realizzato sull’area dell’ex Regio Arsenale e gravemente danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. METODOLOGIA La lettura della relazione di progetto e della bibliografia specifica sul tema è stata affiancata da un attento studio dei disegni relativi alle diverse fasi del progetto, custoditi presso l’Archivio Piero Gazzola a Negrar, e da alcuni sopralluoghi, fondamentali per comprendere appieno gli spazi e verificare lo stato attuale dei luoghi. Questo lavoro ha permesso di confermare l’ipotesi iniziale, ovvero che, oltre al profondo rigore scientifico che informa gli interventi sulle preesistenze, a caratterizzare maggiormente l’opera di Piero Gazzola e Libero Cecchini siano la composizione dell’antico nel nuovo e l’invenzione spaziale intorno a ogni singolo frammento restituito dagli scavi. Fino alla creazione di una grande architettura moderna che dialoga con ciò che permane dell’originario volto dei luoghi, ponendo al centro i valori monumentali dell’ambiente. IMPATTO L’articolo mira a promuovere una riflessione sulla multidisciplinarietà della cultura del progetto, invitando a ricercare spunti nuovi e originali nell’opera di un architetto il cui contributo è stato cruciale per la redazione della Carta di Venezia. I principi di questo documento trovano, infatti, una delle loro prime applicazioni nel complesso cagliaritano. ORIGINALITY The essay analyses the thought and work of Piero Gazzola from a perspective distinct from the canonical approach of restoration theory. As a case study, it focuses on the project for the Cittadella Museale della Sardegna in Cagliari, developed on the site of the former Regio Arsenale, which was severely damaged by World War II bombings. METHODOLOGY The analysis of the project report and relevant bibliography on the topic was complemented by a thorough study of drawings from the various phases of the project, preserved at the Archivio Piero Gazzola in Negrar, as well as by several site visits, which were essential for fully understanding the spaces and assessing the current state of the site. This work confirmed the initial hypothesis: beyond the profound scientific rigor underlying interventions on pre-existing structures, what most defines the work of Piero Gazzola and Libero Cecchini is the composition of the ancient onto the new, the spatial invention around each individual fragment returned by the excavations. This approach culminates in the creation of a grand modern architecture that engages with what remains of the original character of the places, emphasizing its monumental environmental values. IMPACT The article aims to foster a reflection on the multidisciplinary nature of design culture, encouraging the exploration of new and original insights within the work of an architect whose contribution was pivotal to the drafting of the Venice Charter. The principles of this document, in fact, find one of their earliest applications in the Cagliari complex.File | Dimensione | Formato | |
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