Cosa spinge le persone ad andare a lavorare ogni giorno anche se le condizioni a cui lo fanno non sono soddisfacenti? Più in generale, qual è il meccanismo che nel contesto del capitalismo neoliberista contemporaneo assicura che venga svolto il plus lavoro riuscendo al contempo a mascherare il rapporto di dominazione che ciò implica? Obiettivo del presente contributo è riprendere tanto questi interrogativi che l’impianto argomentativo spinoziano attraverso l’interpretazione originale che Frédéric Lordon propone della dominazione salariale e al modo in cui questa è in grado di dialogare con le scienze sociali. La tesi da cui si muove Lordon è che vi sono due verità “oggettive” del lavoro: quella del rapporto salariale (oggettiva) e quella della produzione delle verità soggettive che l'accompagnano. È dentro questo binomio che il modello neoliberista produce una condizione di servitù consensuale nei lavoratori, «arruolandoli» alla volontà del desiderio-padrone dominante mediante l’attivazione di passioni gioiose.

La doppia verità del lavoro. Frédéric Lordon e lo "strutturalismo delle passioni" / Annalisa Tonarelli. - In: IRIDE. - ISSN 1122-7893. - STAMPA. - XXXVII:(2024), pp. 175-188.

La doppia verità del lavoro. Frédéric Lordon e lo "strutturalismo delle passioni"

Annalisa Tonarelli
2024

Abstract

Cosa spinge le persone ad andare a lavorare ogni giorno anche se le condizioni a cui lo fanno non sono soddisfacenti? Più in generale, qual è il meccanismo che nel contesto del capitalismo neoliberista contemporaneo assicura che venga svolto il plus lavoro riuscendo al contempo a mascherare il rapporto di dominazione che ciò implica? Obiettivo del presente contributo è riprendere tanto questi interrogativi che l’impianto argomentativo spinoziano attraverso l’interpretazione originale che Frédéric Lordon propone della dominazione salariale e al modo in cui questa è in grado di dialogare con le scienze sociali. La tesi da cui si muove Lordon è che vi sono due verità “oggettive” del lavoro: quella del rapporto salariale (oggettiva) e quella della produzione delle verità soggettive che l'accompagnano. È dentro questo binomio che il modello neoliberista produce una condizione di servitù consensuale nei lavoratori, «arruolandoli» alla volontà del desiderio-padrone dominante mediante l’attivazione di passioni gioiose.
2024
XXXVII
175
188
Annalisa Tonarelli
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