Con il rinvio di tre anni dovuto alla pandemia si rilancia una iniziativa già programmata al marzo 2020 quando si sarebbe dovuto tenere il Convegno teso alla celebrazione di un ventennio dell’Odontologia Forense in Italia. La pandemia ha implicato un surplus di attività per l’odontologo forense che si è trovato a tutti i livelli a supportare istituzioni e professionisti per le delicate questioni di responsabilità verso pazienti, dipendenti e cittadinanza in generale, le cui sequele sono ancora in divenire, che la pandemia COVID-19 ha sollevato. Nel mentre si sono consolidati gli effetti delle due leggi fondamentali in tema di responsabilità sanitaria (Legge 24/2017 c.d. Legge Gelli-Bianco e la Legge 219/2017 sul consenso informato), ma si sono dispiegati gli effetti di quel Codice Rosso che ha avuto rilievo peculiare durante l’impennata di violenze domestiche ed abusi durante la pandemia e da ultimo si è avuta la Riforma Cartabia con le sue modifiche di portata epocale sia sul piano penalistico sia per la riforma del Processo Penale. Se è vero che una professione intellettuale impiega un secolo a stratificarsi nella società, l’Odontoiatria è una professione medica che appena si affaccia all’età adulta (Legge 409/1985) e l’Odontologia Forense è in Italia ancora nella sua adolescenza. Di questa fase, L’Odontologia Forense italiana mostra tutto il vigoroso e talvolta indisciplinato accrescimento, nella vistosa espansione culturale e formativa di una comunità scientifica e professionale che ha raggiunto obiettivi “giovanili” di assoluto rilievo e che si fortifica, si consolida e progredisce ogni giorno. L’Odontologia Forense italiana nasce nella prima metà degli anni ’80, sviluppandosi sulla scorta di esperienze estere ben più consolidate e secondo l’accezione internazionale più condivisa promuovendo lo studio e la conoscenza della Bioetica, della Deontologia, della Legislazione sanitaria, della Responsabilità Professionale e della valutazione del danno, fino a comprendere e sviluppare tutti gli aspetti propri alla Medicina Legale applicata al settore odontoiatrico, differenziandosi dalla Disciplina Madre, per la rilevanza delle tematiche identificative. L’Università di Firenze dall’anno accademico 1999-2000 ha organizzato un Corso di Perfezionamento in Odontologia Forense che, dall’aa. 2007-2008, è diventato Master e, con il costante supporto di ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), nel 2023 avrà contribuito alla formazione di oltre 600 Odontologi Forensi, che hanno dato vita nel 2006 al Progetto Odontologia Forense (Pro.O.F.), associazione che li riunisce e che conta oltre 300 soci attivi. Il Pro.O.F e l’Università di Firenze hanno avuto ed hanno un ruolo assai rilevante nella Odontologia Forense a livello internazionale, avendo espresso la Presidenza IOFOS (International Organisation for Forensic OdontoStomatology) per due mandati e mantenendo tramite propri esponenti, presso questa ed altre entità internazionali posizioni di spicco (IOFOS, IDEALS, DVI Interpol). Gli Odontologi Forensi rappresentano un sostegno per la professione odontoiatrica e per il cittadino contribuendo nelle strutture pubbliche (tra cui spicca per lungimiranza l’AOU di Careggi) e private alla gestione del rischio clinico, alla messa a punto di strumenti e procedure per la prevenzione del contenzioso (informative, consenso, cartella clinica, buone pratiche e linee-guida), oltre ad entrare nei più specifici percorsi di gestione del contenzioso, contribuendo alla migliore valutazione del danno odontoiatrico iatrogeno o traumatico. L’attenzione che l’ANDI ha da sempre riservato alla disciplina odontologico forense e la sinergia formativa creatasi con l’Università di Firenze e con il Pro.O.F. ha portato alla pubblicazione delle Tabelle di valutazione del Danno Odontostomatologico - ANDIPro.O.F validate al Tavolo di lavoro per l’Odontoiatria presso il Ministero della Salute (2018). La CAO Nazionale ha da alcuni anni istituito una Commissione Odontologia Forense che sta approfondendo le peculiarità proprie a questa Disciplina, che ha contribuito al protocollo di intesa del CSM- FNOMCeO- ANF per la formazione degli albi dei periti e dei consulenti tecnici ai sensi della legge 24/2017 e la loro consona interpretazione in ragione della separazione delle professioni mediche di Medico-Chirurgo e di Medico-Odontoiatra. Molteplici inoltre gli obiettivi raggiunti dall’odontologia forense in ambiti di attività aventi rilievo penalistico e identificativo per effetto da una lato della implementazione a livello nazionale di modelli professionali e di procedure operative internazionali in cui il ruolo dell’odontologo è ormai scandito e dall’altro per la robusta ricerca e pubblicistica prodotta dall’odontologia forense italiana (accertamento dell’età, cadavere sconosciuto, resti umani, disastri di massa, lesività da crimini violenti, ecc.). Molti odontologi forensi formati a Firenze contribuiscono presso altre Università alla didattica e ricerca specifica così promuovendo l’espansione della disciplina a livello nazionale, ma il ruolo che hanno avuto, l’Ateneo e la Medicina Legale di Firenze nello sviluppo della Odontologia Forense negli ultimi venti anni, rendono Firenze e l’Università di Firenze la sede naturale per la celebrazione del ventennale di questa giovane, ma promettente disciplina.

Identificazione personale, nuove tecnologie e ricerca in Odontologia Forense / Roberto Cameriere, Ilenia Bianchi, Danilo de Angelis. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 1-8. (Intervento presentato al convegno 20 ANNI DI ODONTOLOGIA FORENSE).

Identificazione personale, nuove tecnologie e ricerca in Odontologia Forense

Roberto Cameriere;Ilenia Bianchi;
2023

Abstract

Con il rinvio di tre anni dovuto alla pandemia si rilancia una iniziativa già programmata al marzo 2020 quando si sarebbe dovuto tenere il Convegno teso alla celebrazione di un ventennio dell’Odontologia Forense in Italia. La pandemia ha implicato un surplus di attività per l’odontologo forense che si è trovato a tutti i livelli a supportare istituzioni e professionisti per le delicate questioni di responsabilità verso pazienti, dipendenti e cittadinanza in generale, le cui sequele sono ancora in divenire, che la pandemia COVID-19 ha sollevato. Nel mentre si sono consolidati gli effetti delle due leggi fondamentali in tema di responsabilità sanitaria (Legge 24/2017 c.d. Legge Gelli-Bianco e la Legge 219/2017 sul consenso informato), ma si sono dispiegati gli effetti di quel Codice Rosso che ha avuto rilievo peculiare durante l’impennata di violenze domestiche ed abusi durante la pandemia e da ultimo si è avuta la Riforma Cartabia con le sue modifiche di portata epocale sia sul piano penalistico sia per la riforma del Processo Penale. Se è vero che una professione intellettuale impiega un secolo a stratificarsi nella società, l’Odontoiatria è una professione medica che appena si affaccia all’età adulta (Legge 409/1985) e l’Odontologia Forense è in Italia ancora nella sua adolescenza. Di questa fase, L’Odontologia Forense italiana mostra tutto il vigoroso e talvolta indisciplinato accrescimento, nella vistosa espansione culturale e formativa di una comunità scientifica e professionale che ha raggiunto obiettivi “giovanili” di assoluto rilievo e che si fortifica, si consolida e progredisce ogni giorno. L’Odontologia Forense italiana nasce nella prima metà degli anni ’80, sviluppandosi sulla scorta di esperienze estere ben più consolidate e secondo l’accezione internazionale più condivisa promuovendo lo studio e la conoscenza della Bioetica, della Deontologia, della Legislazione sanitaria, della Responsabilità Professionale e della valutazione del danno, fino a comprendere e sviluppare tutti gli aspetti propri alla Medicina Legale applicata al settore odontoiatrico, differenziandosi dalla Disciplina Madre, per la rilevanza delle tematiche identificative. L’Università di Firenze dall’anno accademico 1999-2000 ha organizzato un Corso di Perfezionamento in Odontologia Forense che, dall’aa. 2007-2008, è diventato Master e, con il costante supporto di ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), nel 2023 avrà contribuito alla formazione di oltre 600 Odontologi Forensi, che hanno dato vita nel 2006 al Progetto Odontologia Forense (Pro.O.F.), associazione che li riunisce e che conta oltre 300 soci attivi. Il Pro.O.F e l’Università di Firenze hanno avuto ed hanno un ruolo assai rilevante nella Odontologia Forense a livello internazionale, avendo espresso la Presidenza IOFOS (International Organisation for Forensic OdontoStomatology) per due mandati e mantenendo tramite propri esponenti, presso questa ed altre entità internazionali posizioni di spicco (IOFOS, IDEALS, DVI Interpol). Gli Odontologi Forensi rappresentano un sostegno per la professione odontoiatrica e per il cittadino contribuendo nelle strutture pubbliche (tra cui spicca per lungimiranza l’AOU di Careggi) e private alla gestione del rischio clinico, alla messa a punto di strumenti e procedure per la prevenzione del contenzioso (informative, consenso, cartella clinica, buone pratiche e linee-guida), oltre ad entrare nei più specifici percorsi di gestione del contenzioso, contribuendo alla migliore valutazione del danno odontoiatrico iatrogeno o traumatico. L’attenzione che l’ANDI ha da sempre riservato alla disciplina odontologico forense e la sinergia formativa creatasi con l’Università di Firenze e con il Pro.O.F. ha portato alla pubblicazione delle Tabelle di valutazione del Danno Odontostomatologico - ANDIPro.O.F validate al Tavolo di lavoro per l’Odontoiatria presso il Ministero della Salute (2018). La CAO Nazionale ha da alcuni anni istituito una Commissione Odontologia Forense che sta approfondendo le peculiarità proprie a questa Disciplina, che ha contribuito al protocollo di intesa del CSM- FNOMCeO- ANF per la formazione degli albi dei periti e dei consulenti tecnici ai sensi della legge 24/2017 e la loro consona interpretazione in ragione della separazione delle professioni mediche di Medico-Chirurgo e di Medico-Odontoiatra. Molteplici inoltre gli obiettivi raggiunti dall’odontologia forense in ambiti di attività aventi rilievo penalistico e identificativo per effetto da una lato della implementazione a livello nazionale di modelli professionali e di procedure operative internazionali in cui il ruolo dell’odontologo è ormai scandito e dall’altro per la robusta ricerca e pubblicistica prodotta dall’odontologia forense italiana (accertamento dell’età, cadavere sconosciuto, resti umani, disastri di massa, lesività da crimini violenti, ecc.). Molti odontologi forensi formati a Firenze contribuiscono presso altre Università alla didattica e ricerca specifica così promuovendo l’espansione della disciplina a livello nazionale, ma il ruolo che hanno avuto, l’Ateneo e la Medicina Legale di Firenze nello sviluppo della Odontologia Forense negli ultimi venti anni, rendono Firenze e l’Università di Firenze la sede naturale per la celebrazione del ventennale di questa giovane, ma promettente disciplina.
2023
Convegno Nazionale: “20 ANNI DI ODONTOLOGIA FORENSE” 32° Congresso Nazionale Pro.O.F. Inaugurazione 16° edizione del Master in Odontologia Forense
20 ANNI DI ODONTOLOGIA FORENSE
Roberto Cameriere, Ilenia Bianchi, Danilo de Angelis
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