L’articolo contribuisce alla letteratura sulle aree interne con un’analisi delle politiche per la resilienza dei territori partendo dal caso di Piombino, città siderurgica della costa toscana interessata da un processo di deindustrializzazione, ormai in atto da più di un trentennio, che ha trasformato uno dei motori dello sviluppo regionale in un’area marginale. Tramite l’utilizzo di uno studio di caso longitudinale, l’articolo mostra che non esiste un automatismo tra deindustrializzazione e declino. Piombino è un esempio di strategie di policy che non hanno innescato processi di crescita economica e sociale basati su un modello di sviluppo diverso da quello della grande industria e, al contrario, hanno portato la città margini. L’articolo mostra come una serie di criticità nella governance locale e sovralocale e nelle politiche adottate in due giunture critiche per lo sviluppo dell’area hanno accelerato il passaggio della città da polo a area marginale: la tempistica degli interventi implementati, il policy mix degli strumenti adottati, la presenza di attori che hanno agito secondo una logica estrattiva delle risorse locali, la mancanza di condizionalità negli strumenti di policy nazionali e la fragilità degli interventi basati sul rafforzamento delle connessioni tra attori locali e sovralocali.
Politiche di resilienza per i territori e dei territori: cosa insegna il caso di Piombino / Annalisa Tonarelli, Luigi Burroni, Dario Raspanti. - In: LA RIVISTA DELLE POLITICHE SOCIALI. - ISSN 1724-5389. - STAMPA. - 2:(2024), pp. 0-0.
Politiche di resilienza per i territori e dei territori: cosa insegna il caso di Piombino
Annalisa Tonarelli;Luigi Burroni;Dario Raspanti
2024
Abstract
L’articolo contribuisce alla letteratura sulle aree interne con un’analisi delle politiche per la resilienza dei territori partendo dal caso di Piombino, città siderurgica della costa toscana interessata da un processo di deindustrializzazione, ormai in atto da più di un trentennio, che ha trasformato uno dei motori dello sviluppo regionale in un’area marginale. Tramite l’utilizzo di uno studio di caso longitudinale, l’articolo mostra che non esiste un automatismo tra deindustrializzazione e declino. Piombino è un esempio di strategie di policy che non hanno innescato processi di crescita economica e sociale basati su un modello di sviluppo diverso da quello della grande industria e, al contrario, hanno portato la città margini. L’articolo mostra come una serie di criticità nella governance locale e sovralocale e nelle politiche adottate in due giunture critiche per lo sviluppo dell’area hanno accelerato il passaggio della città da polo a area marginale: la tempistica degli interventi implementati, il policy mix degli strumenti adottati, la presenza di attori che hanno agito secondo una logica estrattiva delle risorse locali, la mancanza di condizionalità negli strumenti di policy nazionali e la fragilità degli interventi basati sul rafforzamento delle connessioni tra attori locali e sovralocali.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.