Dante non smette di interrogare l’uomo con le sue visioni teologiche e naturalistiche. La ricchezza del suo linguaggio dipende in buona misura dall’osservazione della realtà: un esercizio alimentato dalla densa cultura figurativa medievale. Alcuni insegnanti dei licei “Russell-Newton” di Scandicci, “Alberti” di Firenze e “Morigia” di Ravenna hanno intrapreso con i loro allievi l’avventura di conoscere almeno in parte l’esperienza visiva di Dante: quali paesaggi, quali monumenti, quali immagini frequentava il sommo poeta? L’approccio proposto è stato sia teorico sia pratico. Lo studio dei testi (in particolare della Divina Commedia), dei documenti e della letteratura scientifica ha permesso agli alunni (alcune centinaia di ragazzi) di approfondire la storia, il contenuto e il senso delle opere d’arte presenti a Firenze e a Ravenna nell’età di Dante. La ricostruzione in scala dei monumenti – con modelli architettonici tridimensionali, con riproduzione di immagini secondo le tecniche originali – ha consentito loro di entrare in un rapporto originale e critico con la realtà spaziale e tecnica degli oggetti. Per la loro qualità e quantità, i materiali prodotti sono stati oggetto di una mostra e di un convegno (Ravenna 2004) durante i quali gli allievi si sono confrontati con il pubblico, testando le loro effettive conoscenze e competenze al di fuori dall’ambiente scolastico. Il volume oggetto di questo progetto si propone di raccogliere tutti i contributi degli insegnanti (saggi) e dei loro allievi (schede) per accompagnare il lettore in un Medioevo stupefacente ma rigorosamente ricostruito, come se a fare da guida fosse Dante stesso. presentazioni di Mario Luzi, Antonio Paolucci, Franco Cardini

Con gli occhi di Dante. L’esperienza visiva nella Divina Commedia / marco frati; mario luzi. - STAMPA. - (2022), pp. 1-288.

Con gli occhi di Dante. L’esperienza visiva nella Divina Commedia

marco frati;mario luzi
2022

Abstract

Dante non smette di interrogare l’uomo con le sue visioni teologiche e naturalistiche. La ricchezza del suo linguaggio dipende in buona misura dall’osservazione della realtà: un esercizio alimentato dalla densa cultura figurativa medievale. Alcuni insegnanti dei licei “Russell-Newton” di Scandicci, “Alberti” di Firenze e “Morigia” di Ravenna hanno intrapreso con i loro allievi l’avventura di conoscere almeno in parte l’esperienza visiva di Dante: quali paesaggi, quali monumenti, quali immagini frequentava il sommo poeta? L’approccio proposto è stato sia teorico sia pratico. Lo studio dei testi (in particolare della Divina Commedia), dei documenti e della letteratura scientifica ha permesso agli alunni (alcune centinaia di ragazzi) di approfondire la storia, il contenuto e il senso delle opere d’arte presenti a Firenze e a Ravenna nell’età di Dante. La ricostruzione in scala dei monumenti – con modelli architettonici tridimensionali, con riproduzione di immagini secondo le tecniche originali – ha consentito loro di entrare in un rapporto originale e critico con la realtà spaziale e tecnica degli oggetti. Per la loro qualità e quantità, i materiali prodotti sono stati oggetto di una mostra e di un convegno (Ravenna 2004) durante i quali gli allievi si sono confrontati con il pubblico, testando le loro effettive conoscenze e competenze al di fuori dall’ambiente scolastico. Il volume oggetto di questo progetto si propone di raccogliere tutti i contributi degli insegnanti (saggi) e dei loro allievi (schede) per accompagnare il lettore in un Medioevo stupefacente ma rigorosamente ricostruito, come se a fare da guida fosse Dante stesso. presentazioni di Mario Luzi, Antonio Paolucci, Franco Cardini
2022
978-619-7563-05-4
marco frati; mario luzi
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