La nascita e lo sviluppo della chiesa matrice empolese è argomento molto noto. Fonti sporadiche e tradizioni consolidate trovano parziale conferma nelle recenti indagini archeologiciche all’interno e all’esterno della Collegiata. La prima comunità si radica in un territorio ormai fortemente romanizzato e in un centro socialmente ed economicamente dinamico. Il primo edificio sfrutta strutture pubbliche e private preesistenti intorno alle quali si sviluppa un cimitero cristiano databile a qualche decennio dopo la supposta fondazione (461). La consistenza della ecclesia può essere evocata difficilmente per la penuria dei resti e per il confronto con una grande varietà di soluzioni spaziali e funzionali. In età alto medievale intorno alla pieve nascono altre chiese di fondazione privata e monastica e va definendosi il suo territorio, limitato dall’espansione delle altre matrici e caratterizzato da ampi beni fiscali. I nomi dei primi pievani, se correttamente tramandati, testimoniano un forte legame con le etnie dirigenti – dai latini ai longobardi – che si consolida con i centri regionali del potere religioso e civile: Pisa, Lucca, Firenze. In età ottoniana il cambiamento degli equilibri politici lega sempre di più Empoli a Firenze e al clima di riforma ecclesiastica che si riflette nelle successive fondazioni di una canonica, di un nuovo edificio e di un castello.
I primi sei secoli della pieve di Sant’Andrea: dalle origini all’età delle riforme (461-1059) / marco frati. - In: BULLETTINO STORICO EMPOLESE. - ISSN 0007-5795. - STAMPA. - XX:(2022), pp. 27-43.
I primi sei secoli della pieve di Sant’Andrea: dalle origini all’età delle riforme (461-1059)
marco frati
2022
Abstract
La nascita e lo sviluppo della chiesa matrice empolese è argomento molto noto. Fonti sporadiche e tradizioni consolidate trovano parziale conferma nelle recenti indagini archeologiciche all’interno e all’esterno della Collegiata. La prima comunità si radica in un territorio ormai fortemente romanizzato e in un centro socialmente ed economicamente dinamico. Il primo edificio sfrutta strutture pubbliche e private preesistenti intorno alle quali si sviluppa un cimitero cristiano databile a qualche decennio dopo la supposta fondazione (461). La consistenza della ecclesia può essere evocata difficilmente per la penuria dei resti e per il confronto con una grande varietà di soluzioni spaziali e funzionali. In età alto medievale intorno alla pieve nascono altre chiese di fondazione privata e monastica e va definendosi il suo territorio, limitato dall’espansione delle altre matrici e caratterizzato da ampi beni fiscali. I nomi dei primi pievani, se correttamente tramandati, testimoniano un forte legame con le etnie dirigenti – dai latini ai longobardi – che si consolida con i centri regionali del potere religioso e civile: Pisa, Lucca, Firenze. In età ottoniana il cambiamento degli equilibri politici lega sempre di più Empoli a Firenze e al clima di riforma ecclesiastica che si riflette nelle successive fondazioni di una canonica, di un nuovo edificio e di un castello.File | Dimensione | Formato | |
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