L’articolo, riflettendo sulla questione delle varianti che talora allontanano l’editio princeps delle opere quattro e cinquecentesche dalla tradizione manoscritta nota, si propone di esaminare il caso peculiare degli Eroticon libri di Tito Strozzi. Si ripercorre lo stato trasmissivo della silloge, mancante ancora di un’edizione critica completa ed affidabile, e si mettono in luce le divergenze con l’edizione a stampa pubblicata postuma da Manuzio nel 1514. Tali difformità sono visibili sia nella differente organizzazione macrostrutturale dell’opera, sia nella presenza di varianti formali e sostanziali all’interno dei testi. Prendendo in considerazione casi esemplificativi, si riflette sull’eventuale possibilità di ingerenze non autoriali, in particolare nell’ordinamento dei carmi e nella loro partizione per genere poetico, nonché nella sostituzione di taluni personaggi storici. La riflessione sulle varianti sostanziali, in special modo in relazione alla rielaborazione di evidenti fonti classiche, consente anche di comprendere meglio l’approccio dell’autore alla classicità. Regarding the question of the variants that sometimes distinguish the editio princeps of works of the 15th and 16th centuries from their manuscript tradition, this article aims to examine the particular case of Tito Strozzi’s Eroticon libri. The transmission of the collection, which still lacks a complete and reliable critical edition, is reconsidered and the differences with the posthumous edition, published by Manuzio in 1514, are emphasized. These discrepancies are evident both in the macrostructural organization of the work and in the presence of formal and substantial variants within the texts. Analysing some exemplary cases, we reflect on the possibility of external interferences, especially in the ordering of the poems and their partition by poetic genre, as well as in the replacement of some historical figures. The considerations on the substantial variants, concerning in particular the elaboration of classical sources, allow to better understand the author’s attitude towards classical antiquity.

Varianti umanistiche: gli Eroticon libri di Tito Strozzi tra manoscritti e stampa / Giulia Leidi. - In: MODERNI E ANTICHI. - ISSN 1825-3547. - STAMPA. - II serie, V:(2023), pp. 63-88.

Varianti umanistiche: gli Eroticon libri di Tito Strozzi tra manoscritti e stampa.

Giulia Leidi
2023

Abstract

L’articolo, riflettendo sulla questione delle varianti che talora allontanano l’editio princeps delle opere quattro e cinquecentesche dalla tradizione manoscritta nota, si propone di esaminare il caso peculiare degli Eroticon libri di Tito Strozzi. Si ripercorre lo stato trasmissivo della silloge, mancante ancora di un’edizione critica completa ed affidabile, e si mettono in luce le divergenze con l’edizione a stampa pubblicata postuma da Manuzio nel 1514. Tali difformità sono visibili sia nella differente organizzazione macrostrutturale dell’opera, sia nella presenza di varianti formali e sostanziali all’interno dei testi. Prendendo in considerazione casi esemplificativi, si riflette sull’eventuale possibilità di ingerenze non autoriali, in particolare nell’ordinamento dei carmi e nella loro partizione per genere poetico, nonché nella sostituzione di taluni personaggi storici. La riflessione sulle varianti sostanziali, in special modo in relazione alla rielaborazione di evidenti fonti classiche, consente anche di comprendere meglio l’approccio dell’autore alla classicità. Regarding the question of the variants that sometimes distinguish the editio princeps of works of the 15th and 16th centuries from their manuscript tradition, this article aims to examine the particular case of Tito Strozzi’s Eroticon libri. The transmission of the collection, which still lacks a complete and reliable critical edition, is reconsidered and the differences with the posthumous edition, published by Manuzio in 1514, are emphasized. These discrepancies are evident both in the macrostructural organization of the work and in the presence of formal and substantial variants within the texts. Analysing some exemplary cases, we reflect on the possibility of external interferences, especially in the ordering of the poems and their partition by poetic genre, as well as in the replacement of some historical figures. The considerations on the substantial variants, concerning in particular the elaboration of classical sources, allow to better understand the author’s attitude towards classical antiquity.
2023
II serie, V
63
88
Giulia Leidi
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