In questo contesto si inserisce la ricerca-azione oggetto del contributo: l’applicazione di metodi e tecniche propri del Regional Design come strumento integrante di un processo partecipativo - promosso da un comitato locale di valorizzazione del territorio - per la costruzione del Contratto di fiume dell’Ombrone. Il laboratorio scolastico di cui riporto l’esperienza, acquista ulteriore rilievo per l’inclusione di attori sociali “deboli” e per la sperimentazione metodologica applicata in ambienti educativi. Hanno, infatti, preso parte al laboratorio i bambini dell’asilo nido di Cinigiano, coinvolti attraverso una metodologia nuova in campo urbanistico e solitamente utilizzata in ambiente pedagogico e terapeutico. L’introduzione della scatola azzurra nella progettazione partecipata ha coinvolto in un’attività ludica ed esperienziale i piccoli attori sociali che hanno riscoperto il territorio attraverso il gioco e la manipolazione. Il bambino realizza così un paesaggio fluviale: attraverso il tatto e l’olfatto riscopre l’acqua e gli elementi naturali che sono sul fiume e con l’utilizzo degli animali racconta una storia, o meglio, ricostruisce uno scenario. Attraverso l’interpretazione e la destrutturazione delle idee e delle storie inventate dai bambini è possibile costruire una vision di paesaggio, un luogo di qualità ambientale, accessibile e fruibile per tutti, compresi gli animali.
L’inclusione di attori sociali “deboli” in un processo partecipativo. Metodologia ed esperienza / Elisa Caruso. - ELETTRONICO. - (2019), pp. 458-463. (Intervento presentato al convegno XXI Conferenza Nazionale SIU - Società Italiana degli Urbanisti CONFINI, MOVIMENTI, LUOGHI Politiche e progetti per città e territori in transizione tenutosi a Firenze nel 6-8 giugno 2018).
L’inclusione di attori sociali “deboli” in un processo partecipativo. Metodologia ed esperienza.
Elisa Caruso
2019
Abstract
In questo contesto si inserisce la ricerca-azione oggetto del contributo: l’applicazione di metodi e tecniche propri del Regional Design come strumento integrante di un processo partecipativo - promosso da un comitato locale di valorizzazione del territorio - per la costruzione del Contratto di fiume dell’Ombrone. Il laboratorio scolastico di cui riporto l’esperienza, acquista ulteriore rilievo per l’inclusione di attori sociali “deboli” e per la sperimentazione metodologica applicata in ambienti educativi. Hanno, infatti, preso parte al laboratorio i bambini dell’asilo nido di Cinigiano, coinvolti attraverso una metodologia nuova in campo urbanistico e solitamente utilizzata in ambiente pedagogico e terapeutico. L’introduzione della scatola azzurra nella progettazione partecipata ha coinvolto in un’attività ludica ed esperienziale i piccoli attori sociali che hanno riscoperto il territorio attraverso il gioco e la manipolazione. Il bambino realizza così un paesaggio fluviale: attraverso il tatto e l’olfatto riscopre l’acqua e gli elementi naturali che sono sul fiume e con l’utilizzo degli animali racconta una storia, o meglio, ricostruisce uno scenario. Attraverso l’interpretazione e la destrutturazione delle idee e delle storie inventate dai bambini è possibile costruire una vision di paesaggio, un luogo di qualità ambientale, accessibile e fruibile per tutti, compresi gli animali.File | Dimensione | Formato | |
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