Diverse e contraddittorie pratiche sociali configurano un nuovo e articolato mosaico urbano, ordito su di-namiche sfuggenti a ogni definizione precisa e definitiva. Si affermano e si stabilizzano nuovi fenomeni le-gati a distinzioni sottili fra gli abitanti, di tipo non tradizionale, prodotte dalla diversità degli stili di vita e di lavoro, degli schemi d'uso e di consumo della città, delle strutture dei tempi e delle modalità di relazione con diversi gruppi sociali urbani, nelle quali le “infrastrutture vitali della cura” rappresentano un collante speciale e un tessuto connettivo rilevante di nuove forme di urbanità (Care Collective, 2021). Di fronte a questa “universalità delle differenze” il contributo intende mettere a fuoco strumenti e politiche in grado di creare città più eque dal punto di vista di genere, attraverso un approccio intersezionale. L’articolo illustra brevemente tre casi di città che hanno adottato una prospettiva di genere nella pianifica-zione, sia a livello di organizzazione amministrativa, sia adottando policies e strumenti procedurali, sia anco-ra attraverso specifici progetti e la partecipazione: Vienna, Umea, Barcellona. Le conclusioni illustrano al-cune proposte di come adottare un approccio di genere nella pianificazione e progettazione urbana e terri-toriale.
Progettare città e territori con sguardo di genere / Daniela POLI; Chiara Belingardi. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - ELETTRONICO. - 7:(2024), pp. 71-76. (Intervento presentato al convegno “Transizioni, giustizia spaziale e progetto di territorio tenutosi a Cagliari nel 15-16 giugno 2023).
Progettare città e territori con sguardo di genere
Daniela POLI;Chiara Belingardi
2024
Abstract
Diverse e contraddittorie pratiche sociali configurano un nuovo e articolato mosaico urbano, ordito su di-namiche sfuggenti a ogni definizione precisa e definitiva. Si affermano e si stabilizzano nuovi fenomeni le-gati a distinzioni sottili fra gli abitanti, di tipo non tradizionale, prodotte dalla diversità degli stili di vita e di lavoro, degli schemi d'uso e di consumo della città, delle strutture dei tempi e delle modalità di relazione con diversi gruppi sociali urbani, nelle quali le “infrastrutture vitali della cura” rappresentano un collante speciale e un tessuto connettivo rilevante di nuove forme di urbanità (Care Collective, 2021). Di fronte a questa “universalità delle differenze” il contributo intende mettere a fuoco strumenti e politiche in grado di creare città più eque dal punto di vista di genere, attraverso un approccio intersezionale. L’articolo illustra brevemente tre casi di città che hanno adottato una prospettiva di genere nella pianifica-zione, sia a livello di organizzazione amministrativa, sia adottando policies e strumenti procedurali, sia anco-ra attraverso specifici progetti e la partecipazione: Vienna, Umea, Barcellona. Le conclusioni illustrano al-cune proposte di come adottare un approccio di genere nella pianificazione e progettazione urbana e terri-toriale.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.