Il presente lavoro si propone di fornire un contributo allo studio delle migrazioni al femminile e delle condizioni delle donne migranti che, giunte alla destinazione con un proprio bagaglio formativo e professionale, sono inevitabilmente tenute a scontrarsi con l’impossibilità di far riconoscere in Italia (e nell’UE) i propri titoli e qualifiche maturate nei contesti d’origine: muovendo da queste premesse, le società d’arrivo – definite dai propri sistemi di accoglienza, dalle legislazioni nazionali e dalle direttive UE – fanno da sfondo a questo articolo, laddove le protagoniste sono donne migranti, munite ora di esperienze lavorative, ora di titoli e qualifiche professionali e senz’altro di storie di vita. / This work aims to contribute to the study of female migrations and the conditions of migrant women who, once arrived at their destination with their own educational and professional past, are inevitably faced with the impossibility of getting their qualifications gained in their native contexts recognised in Italy (and EU): within this framework, the receiving societies – defined by their reception systems, national legislations and EU directives – form the backdrop of this article, whereas the protagonists are migrant women, equipped now with work experience, now with professional qualifications, and certainly with their life stories.
Migrant Women between Professional (Non)Recognition and Personal Fulfilment / Lapov Zoran. - In: LLL. - ISSN 2279-9001. - ELETTRONICO. - 22:(2024), pp. 22-32. [10.19241/lll.v22i45.943]
Migrant Women between Professional (Non)Recognition and Personal Fulfilment
Lapov Zoran
2024
Abstract
Il presente lavoro si propone di fornire un contributo allo studio delle migrazioni al femminile e delle condizioni delle donne migranti che, giunte alla destinazione con un proprio bagaglio formativo e professionale, sono inevitabilmente tenute a scontrarsi con l’impossibilità di far riconoscere in Italia (e nell’UE) i propri titoli e qualifiche maturate nei contesti d’origine: muovendo da queste premesse, le società d’arrivo – definite dai propri sistemi di accoglienza, dalle legislazioni nazionali e dalle direttive UE – fanno da sfondo a questo articolo, laddove le protagoniste sono donne migranti, munite ora di esperienze lavorative, ora di titoli e qualifiche professionali e senz’altro di storie di vita. / This work aims to contribute to the study of female migrations and the conditions of migrant women who, once arrived at their destination with their own educational and professional past, are inevitably faced with the impossibility of getting their qualifications gained in their native contexts recognised in Italy (and EU): within this framework, the receiving societies – defined by their reception systems, national legislations and EU directives – form the backdrop of this article, whereas the protagonists are migrant women, equipped now with work experience, now with professional qualifications, and certainly with their life stories.File | Dimensione | Formato | |
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