Il saggio è il primo contributo scientifico dedicato a Elena Bucci, artista completa del teatro contemporaneo (è attrice, drammaturga, cantante, regista, scenografa, pedagoga, scopritrice di spazi teatrali, responsabile dal 1993 con Marco Sgrosso della Compagnia «Le belle bandiere»), che da quarant'anni calca con successo le scene italiane e internazionali. Partendo dal sodalizio artistico con Leo de Berardinis, si ricostruiscono la poetica e l’estetica della Bucci, la sua originale drammaturgia del ricordo, attraverso l’analisi puntuale dei principali spettacoli da lei scritti, interpretati e diretti. Il suo teatro, memoria viva e memoria vivente, ha generato nuova drammaturgia al femminile, fondata sulla attenta reinvenzione scenica della storia/delle storie, che curano e tutelano chi le scrive sulla ribalta e chi ne fruisce. Da 'Non sentire il male', dedicato a Eleonora Duse nel 2000, riallestito in molteplici modi e in molteplici occasioni, fino al 'Canto alle vite infinite' (2023), si illustra come la concezione teatrale dell’artista e la sua peculiare estetica siano incentrate sul recupero di biografie di attrici celebri (da Isabella Andreini a Ol’ga Knipper, alla Duse, ad Anna Magnani, a Laura Betti), e di perfetti sconosciuti, senza tuttavia mai scadere in sterile biografismo. Il suo teatro è un interminabile canto di fattura metateatrale, attraverso il quale l’attrice-autrice, si interroga in modo dialettico sulle ragioni e sulle funzioni della sua arte, con la quale ingaggia un duello ideale, espresso con la lingua energica del corpo, dal fascino discreto e incisivo, magnetico e potente. Il saggio offre altresì la teatrografia, la filmografia, la radiofonia complete dell'artista e una scelta di trentanove fotografie di scena che isolano momenti e microazioni di assoluta importanza. A ulteriore corredo del saggio vi è anche una lunga intervista (pp. 200-261) a Elena Bucci (https://www.actingarchives.it/review/ultimo-numero/288-il-teatro-arte-dell-errore-e-dell-errare-intervista-a-elena-bucci.html).
L'arte di Elena Bucci: il teatro delle vite infinite / Teresa Megale. - In: ACTING ARCHIVES REVIEW. - ISSN 2039-9766. - ELETTRONICO. - n. 28, novembre 2024:(2024), pp. 1-149.
L'arte di Elena Bucci: il teatro delle vite infinite
Teresa Megale
2024
Abstract
Il saggio è il primo contributo scientifico dedicato a Elena Bucci, artista completa del teatro contemporaneo (è attrice, drammaturga, cantante, regista, scenografa, pedagoga, scopritrice di spazi teatrali, responsabile dal 1993 con Marco Sgrosso della Compagnia «Le belle bandiere»), che da quarant'anni calca con successo le scene italiane e internazionali. Partendo dal sodalizio artistico con Leo de Berardinis, si ricostruiscono la poetica e l’estetica della Bucci, la sua originale drammaturgia del ricordo, attraverso l’analisi puntuale dei principali spettacoli da lei scritti, interpretati e diretti. Il suo teatro, memoria viva e memoria vivente, ha generato nuova drammaturgia al femminile, fondata sulla attenta reinvenzione scenica della storia/delle storie, che curano e tutelano chi le scrive sulla ribalta e chi ne fruisce. Da 'Non sentire il male', dedicato a Eleonora Duse nel 2000, riallestito in molteplici modi e in molteplici occasioni, fino al 'Canto alle vite infinite' (2023), si illustra come la concezione teatrale dell’artista e la sua peculiare estetica siano incentrate sul recupero di biografie di attrici celebri (da Isabella Andreini a Ol’ga Knipper, alla Duse, ad Anna Magnani, a Laura Betti), e di perfetti sconosciuti, senza tuttavia mai scadere in sterile biografismo. Il suo teatro è un interminabile canto di fattura metateatrale, attraverso il quale l’attrice-autrice, si interroga in modo dialettico sulle ragioni e sulle funzioni della sua arte, con la quale ingaggia un duello ideale, espresso con la lingua energica del corpo, dal fascino discreto e incisivo, magnetico e potente. Il saggio offre altresì la teatrografia, la filmografia, la radiofonia complete dell'artista e una scelta di trentanove fotografie di scena che isolano momenti e microazioni di assoluta importanza. A ulteriore corredo del saggio vi è anche una lunga intervista (pp. 200-261) a Elena Bucci (https://www.actingarchives.it/review/ultimo-numero/288-il-teatro-arte-dell-errore-e-dell-errare-intervista-a-elena-bucci.html).File | Dimensione | Formato | |
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