Il Mediterraneo è uno degli ecosistemi più minacciati del pianeta. Secondo il report IUCN (Boucher & Billard, 2020) “The Mediterranean: Mare Plasticum” con 1.178.000 tonnellate di plastica accumulata e il 7% delle microplastiche globali il Mare Nostrum rappresenta uno dei mari più inquinati. In questo contesto è necessario progettare nella consapevolezza di avere a che fare con un nuovo intorno. Un intorno danneggiato, in cui non è più possibile né progettare attraverso i metodi che ci hanno portato alle condizioni attuali né continuare a guardare tali condizioni con gli stessi occhi. Il progetto di ricerca Prismamed opera nel contesto dell’inquinamento da plastica nel Mar Mediterraneo, ed in particolare quello legato alle reti da pesca e acquacoltura. Tale (macro)problema può essere visto come un iperoggetto, in quanto entità dotata di due delle caratteristiche fondamentali proposte da Morton (2018): viscosità e non-località. La complessità di questa tematica viene quindi affrontata in termini progettuali attraverso una prospettiva sistemica e divergente orientata ad una contemplazione multidimensionale e multiprospettica del contesto con l’obiettivo di dare una risposta, non solo tecnica, che comprende anche la dimensione culturale e narrativa del luogo. Il progetto infatti si è sviluppato dapprima in una fase di analisi feld e di ascolto che ha coinvolto esperti di eterogenea natura, volta ad aumentare il grado di consapevolezza dei ricercatori e successivamente una fase di raccolta dati e analisi desk al fne di defnire il quadro tecnico, storico e culturale della questione progettuale. La ricerca propone tre diverse strategie che, in sinergia, tentano di narrare la complessità di questa tematica: design for recycle, design for reuse, design for visual narrative.
Design con il Mediterraneo, Progettare in un nuovo intorno / Marco Marseglia, Francesco Cantini, Margherita Vacca, Elisa Matteucci, Giulia Pistoresi, Alessio Tanzini. - ELETTRONICO. - (2022), pp. 208-218. (Intervento presentato al convegno Design Intorno).
Design con il Mediterraneo, Progettare in un nuovo intorno
Marco Marseglia;Francesco Cantini;Margherita Vacca;Elisa Matteucci;Giulia Pistoresi;Alessio Tanzini
2022
Abstract
Il Mediterraneo è uno degli ecosistemi più minacciati del pianeta. Secondo il report IUCN (Boucher & Billard, 2020) “The Mediterranean: Mare Plasticum” con 1.178.000 tonnellate di plastica accumulata e il 7% delle microplastiche globali il Mare Nostrum rappresenta uno dei mari più inquinati. In questo contesto è necessario progettare nella consapevolezza di avere a che fare con un nuovo intorno. Un intorno danneggiato, in cui non è più possibile né progettare attraverso i metodi che ci hanno portato alle condizioni attuali né continuare a guardare tali condizioni con gli stessi occhi. Il progetto di ricerca Prismamed opera nel contesto dell’inquinamento da plastica nel Mar Mediterraneo, ed in particolare quello legato alle reti da pesca e acquacoltura. Tale (macro)problema può essere visto come un iperoggetto, in quanto entità dotata di due delle caratteristiche fondamentali proposte da Morton (2018): viscosità e non-località. La complessità di questa tematica viene quindi affrontata in termini progettuali attraverso una prospettiva sistemica e divergente orientata ad una contemplazione multidimensionale e multiprospettica del contesto con l’obiettivo di dare una risposta, non solo tecnica, che comprende anche la dimensione culturale e narrativa del luogo. Il progetto infatti si è sviluppato dapprima in una fase di analisi feld e di ascolto che ha coinvolto esperti di eterogenea natura, volta ad aumentare il grado di consapevolezza dei ricercatori e successivamente una fase di raccolta dati e analisi desk al fne di defnire il quadro tecnico, storico e culturale della questione progettuale. La ricerca propone tre diverse strategie che, in sinergia, tentano di narrare la complessità di questa tematica: design for recycle, design for reuse, design for visual narrative.File | Dimensione | Formato | |
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Marseglia, M., Cantini, F., Vacca, M., Matteucci, E., Pistoresi, G., & Tanzini, A. (2022).pdf
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