Il progetto del secondo ampliamento nasce dalla necessità di dotare il complesso cimiteriale esistente di duecento nuovi loculi e di otto edicole funerarie e si sviluppa nella porzione nord del camposanto, nella fascia di pertinenza, profonda venticinque metri, che giace, in pendenza, oltre il muro di testata del blocco settentrionale relativo al primo ampliamento del 2009. L’idea architettonica è quella di concepire l’addizione volumetrica come un nuovo recinto che, a causa della ridotta dimensione in profondità del lotto, esso risulta compresso. Il modello tipologico a cui il progetto fa riferimento è la porzione meridionale, trapezoidale, dell’antico impianto ottocentesco, costruita sul piede del monte Corsegno, ove la stecca dei loculi a monte assolve alla funzione di muro di sostegno alla spinta del terreno e quella a valle, che ospita le cappelle private semi ipogee, costituisce il blocco di contenimento del piano basamentale di campagna. Fedele alla tradizione costruttiva del luogo secondo la quale la forma dell’architettura consegue a quella del paesaggio, il nuovo recinto si assesta sull’orografia del terreno disponendosi ed articolandosi su due piani di calpestio, uno a monte e l’altro a valle. L’impianto planimetrico è una doppia U, posta a delimitare e proteggere una corte rettangolare a cielo aperto di cinquanta metri per quindici, dove lo spazio superiore, ricavato per sterro, è circoscritto dal blocco dei loculi e quello a quota inferiore dal corpo di fabbrica delle edicole funerarie. Il piazzale superiore giace sulla stessa quota di calpestio del complesso cimiteriale esistente ed è collegato al livello più basso, il piano delle cappelle, da una gradonata della larghezza di otto metri, che soddisfa un dislivello di tre metri e quaranta. Al nuovo ampliamento si accede da un’apertura, larga 3 metri, ricavata nella parete nord di testata del perimetro murario, realizzato nella seconda metà del Novecento. Il nuovo recinto ha la duplice natura architettonica di essere sia muro perimetrale che tomba, così, l’elemento piano di copertura dei due corpi di fabbrica esprime un’analogia tra cimasa e pietra tombale, tra coronamento murario e lastra sepolcrale. La copertura, alta un metro, è sospesa sugli edifici ad U così da consentire alla luce di filtrare anche negli ambienti privati delle cappelle. Per conferire maggiore astrattezza e plasticità agli elementi della composizione i volumi saranno in calcestruzzo faccia a vista levigato mentre la cimasa fuori-scala sarà rifinita, all’estradosso, con impasto di cemento chiaro e pietrischetto di calcarenite locale, a finitura semilucida. I piani di calpestio, inclusa la scalinata, verranno rivestiti in lastre di travertino biancastro, ad altezza variabile, montate a correre. L’impianto a doppia C abbraccia e custodisce uno spazio raccolto, sospeso sul paesaggio, dalla geometria cruciforme impostata sull’asse principale di simmetria dell’intero camposanto e sembra non concludersi ma volersi aprire a nuovi, successivi accrescimenti.
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DI ESANATOGLIA(MC) / Gabriele Bartocci. - (2023).
AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DI ESANATOGLIA(MC)
Gabriele Bartocci
2023
Abstract
Il progetto del secondo ampliamento nasce dalla necessità di dotare il complesso cimiteriale esistente di duecento nuovi loculi e di otto edicole funerarie e si sviluppa nella porzione nord del camposanto, nella fascia di pertinenza, profonda venticinque metri, che giace, in pendenza, oltre il muro di testata del blocco settentrionale relativo al primo ampliamento del 2009. L’idea architettonica è quella di concepire l’addizione volumetrica come un nuovo recinto che, a causa della ridotta dimensione in profondità del lotto, esso risulta compresso. Il modello tipologico a cui il progetto fa riferimento è la porzione meridionale, trapezoidale, dell’antico impianto ottocentesco, costruita sul piede del monte Corsegno, ove la stecca dei loculi a monte assolve alla funzione di muro di sostegno alla spinta del terreno e quella a valle, che ospita le cappelle private semi ipogee, costituisce il blocco di contenimento del piano basamentale di campagna. Fedele alla tradizione costruttiva del luogo secondo la quale la forma dell’architettura consegue a quella del paesaggio, il nuovo recinto si assesta sull’orografia del terreno disponendosi ed articolandosi su due piani di calpestio, uno a monte e l’altro a valle. L’impianto planimetrico è una doppia U, posta a delimitare e proteggere una corte rettangolare a cielo aperto di cinquanta metri per quindici, dove lo spazio superiore, ricavato per sterro, è circoscritto dal blocco dei loculi e quello a quota inferiore dal corpo di fabbrica delle edicole funerarie. Il piazzale superiore giace sulla stessa quota di calpestio del complesso cimiteriale esistente ed è collegato al livello più basso, il piano delle cappelle, da una gradonata della larghezza di otto metri, che soddisfa un dislivello di tre metri e quaranta. Al nuovo ampliamento si accede da un’apertura, larga 3 metri, ricavata nella parete nord di testata del perimetro murario, realizzato nella seconda metà del Novecento. Il nuovo recinto ha la duplice natura architettonica di essere sia muro perimetrale che tomba, così, l’elemento piano di copertura dei due corpi di fabbrica esprime un’analogia tra cimasa e pietra tombale, tra coronamento murario e lastra sepolcrale. La copertura, alta un metro, è sospesa sugli edifici ad U così da consentire alla luce di filtrare anche negli ambienti privati delle cappelle. Per conferire maggiore astrattezza e plasticità agli elementi della composizione i volumi saranno in calcestruzzo faccia a vista levigato mentre la cimasa fuori-scala sarà rifinita, all’estradosso, con impasto di cemento chiaro e pietrischetto di calcarenite locale, a finitura semilucida. I piani di calpestio, inclusa la scalinata, verranno rivestiti in lastre di travertino biancastro, ad altezza variabile, montate a correre. L’impianto a doppia C abbraccia e custodisce uno spazio raccolto, sospeso sul paesaggio, dalla geometria cruciforme impostata sull’asse principale di simmetria dell’intero camposanto e sembra non concludersi ma volersi aprire a nuovi, successivi accrescimenti.File | Dimensione | Formato | |
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