Negli ultimi anni sta emergendo un nuovo approccio di lavoro con le comunità: il Community Organizing (CO). Si tratta di un metodo fondato e sperimentato dal sociologo Saul David Alinsky per organizzare i senza potere ed ha avuto la sua maggior diffusione negli Stati Uniti ed in Canada. Attualmente è utilizzato in numerosi paesi dell’Europa. Il CO è oggi sperimentato per rispondere al vuoto di fiducia che si è creato tra partiti/istituzioni e comunità, ed ha l’obiettivo di generare un potere diffuso per riequilibrare le asimmetrie di potere. Organizzare una comunità significa creare relazioni ed incoraggiare alla fiducia attraverso l’ascolto, per costruire una nuova coscienza collettiva e conquistare un ruolo nei processi decisionali. In questi termini, il CO può rappresentare un nuovo fronte di sperimentazione di pratiche per co-creare politiche pubbliche di governo del territorio? Attraverso l’analisi di due casi studio il contributo intende tracciare alcune riflessioni sulla possibile applicabilità del CO in Italia, tentando di individuare quali elementi poter introdurre in una rielaborazione del metodo ed avanzare una proposta di un approccio sperimentale per la pianificazione collaborativa.
Attivare nuove modalità di agire collettivo: una rielaborazione del community organizing / Elisa Caruso. - ELETTRONICO. - 5:(2023), pp. 234-238. (Intervento presentato al convegno XXIV Conferenza Nazionale SIU Dare valore ai valori in urbanistica tenutosi a Brescia nel 23-24 giugno 2022).
Attivare nuove modalità di agire collettivo: una rielaborazione del community organizing
Elisa Caruso
2023
Abstract
Negli ultimi anni sta emergendo un nuovo approccio di lavoro con le comunità: il Community Organizing (CO). Si tratta di un metodo fondato e sperimentato dal sociologo Saul David Alinsky per organizzare i senza potere ed ha avuto la sua maggior diffusione negli Stati Uniti ed in Canada. Attualmente è utilizzato in numerosi paesi dell’Europa. Il CO è oggi sperimentato per rispondere al vuoto di fiducia che si è creato tra partiti/istituzioni e comunità, ed ha l’obiettivo di generare un potere diffuso per riequilibrare le asimmetrie di potere. Organizzare una comunità significa creare relazioni ed incoraggiare alla fiducia attraverso l’ascolto, per costruire una nuova coscienza collettiva e conquistare un ruolo nei processi decisionali. In questi termini, il CO può rappresentare un nuovo fronte di sperimentazione di pratiche per co-creare politiche pubbliche di governo del territorio? Attraverso l’analisi di due casi studio il contributo intende tracciare alcune riflessioni sulla possibile applicabilità del CO in Italia, tentando di individuare quali elementi poter introdurre in una rielaborazione del metodo ed avanzare una proposta di un approccio sperimentale per la pianificazione collaborativa.File | Dimensione | Formato | |
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