L'articolo presenta due opere inedite di 'Gaddo Gaddi' (alias Maestro della Santa Cecilia), il principale collaboratore di Giotto nella Basilica superiore di Assisi. Le due opere presentate sono una Madonna con il Bambino su tavola e un corale liturgico. La tavola è riconosciuta come lo scomparto centrale di un polittico di cui si conservano altri due scomparti nel museo diocesano di Livorno, uno dei quali con una precocissima raffigurazione di san Nicola da Tolentino, databile a ridosso del processo di canonizzazione nel 1323. Sulla base di questo elemento si analizzano le testimonianze delle fonti relative alle prime forme di culto del santo tolentinate in Italia centrale e in toscana in particolare. Questa ricerca ha permesso di collegare l'esecuzione del polittico al racconto, contenuto negli atti del processo di canonizzazione, di un miracolo avvenuto davanti a una immagine del santo che si trovava nella chiesa di Santo Spirito a Firenze, ipotizzando quindi la provenienza dell'opera dalla chiesa degli agostiniani fiorentini e una esecuzione a ridosso del 1323. Il corale liturgico è invece un antifonario, eseguito per una comunità domenicana, identificata con il monastero femminile di San Jacopo di Ripoli. L'analisi dello stile ne indica una esecuzione a ridosso della tavola di Santa Cecilia e degli affreschi di Assisi, quindi intorno all'anno 1300, quando il pittore assume le redini della bottega fiorentina di Giotto. The article presents two unpublished works by 'Gaddo Gaddi' (alias Master of the Santa Cecilia), Giotto's main collaborator in the Upper Basilica of Assisi. The two works presented are a Madonna and Child on panel and a liturgical book. The panel is recognized as the central compartment of a polyptych of which two other compartments are preserved in the diocesan museum of Livorno, one of which with a very early depiction of Saint Nicholas of Tolentino, dated close to the canonization process in 1323. On the basis of this element the author analyzes written sources relating to the first cult of the Tolentino saint in central Italy and in Tuscany in particular. This research made it possible to connect the execution of the polyptych to the story, contained in the documents of the canonization process, of a miracle that occurred in front of an image of the saint that was in the church of Santo Spirito in Florence, thus hypothesizing the provenance of the work from the church of the Florentine Augustinians and its execution close to 1323. The liturgical chorale is instead an antiphonary, performed for a Dominican community, identified with the female monastery of San Jacopo di Ripoli. The analysis of the style indicates an execution close to the panel of Santa Cecilia and the frescoes of Assisi, therefore around the year 1300, when the painter took over the reins of Giotto's Florentine workshop.

"Gaddo Gaddi": nuove opere e qualche riflessione / Chiodo. - In: PARAGONE. ARTE. - ISSN 1120-4737. - STAMPA. - LXXV:(2024), pp. 1-17.

"Gaddo Gaddi": nuove opere e qualche riflessione

Chiodo
2024

Abstract

L'articolo presenta due opere inedite di 'Gaddo Gaddi' (alias Maestro della Santa Cecilia), il principale collaboratore di Giotto nella Basilica superiore di Assisi. Le due opere presentate sono una Madonna con il Bambino su tavola e un corale liturgico. La tavola è riconosciuta come lo scomparto centrale di un polittico di cui si conservano altri due scomparti nel museo diocesano di Livorno, uno dei quali con una precocissima raffigurazione di san Nicola da Tolentino, databile a ridosso del processo di canonizzazione nel 1323. Sulla base di questo elemento si analizzano le testimonianze delle fonti relative alle prime forme di culto del santo tolentinate in Italia centrale e in toscana in particolare. Questa ricerca ha permesso di collegare l'esecuzione del polittico al racconto, contenuto negli atti del processo di canonizzazione, di un miracolo avvenuto davanti a una immagine del santo che si trovava nella chiesa di Santo Spirito a Firenze, ipotizzando quindi la provenienza dell'opera dalla chiesa degli agostiniani fiorentini e una esecuzione a ridosso del 1323. Il corale liturgico è invece un antifonario, eseguito per una comunità domenicana, identificata con il monastero femminile di San Jacopo di Ripoli. L'analisi dello stile ne indica una esecuzione a ridosso della tavola di Santa Cecilia e degli affreschi di Assisi, quindi intorno all'anno 1300, quando il pittore assume le redini della bottega fiorentina di Giotto. The article presents two unpublished works by 'Gaddo Gaddi' (alias Master of the Santa Cecilia), Giotto's main collaborator in the Upper Basilica of Assisi. The two works presented are a Madonna and Child on panel and a liturgical book. The panel is recognized as the central compartment of a polyptych of which two other compartments are preserved in the diocesan museum of Livorno, one of which with a very early depiction of Saint Nicholas of Tolentino, dated close to the canonization process in 1323. On the basis of this element the author analyzes written sources relating to the first cult of the Tolentino saint in central Italy and in Tuscany in particular. This research made it possible to connect the execution of the polyptych to the story, contained in the documents of the canonization process, of a miracle that occurred in front of an image of the saint that was in the church of Santo Spirito in Florence, thus hypothesizing the provenance of the work from the church of the Florentine Augustinians and its execution close to 1323. The liturgical chorale is instead an antiphonary, performed for a Dominican community, identified with the female monastery of San Jacopo di Ripoli. The analysis of the style indicates an execution close to the panel of Santa Cecilia and the frescoes of Assisi, therefore around the year 1300, when the painter took over the reins of Giotto's Florentine workshop.
2024
LXXV
1
17
Chiodo
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