Affaticamento, recupero e servizio nel tennis. Un'analisi sperimentale sull'influenza del recupero attivo e passivo nell'esecuzione del servizio in soggetti di età compresa tra 11 e 25 anni

Il tennis è uno sport in cui si alternano continuamente i meccanismi metabolici aerobico, anaerobico lattacido e alattacido; quello che prevale maggiormente è l’anaerobico-lattacido. Una resistenza di base ben sviluppata determina l’aumento della capacità di prestazione fisica, di recupero e un’elevata capacità di reazione. Allo stesso tempo si riducono il rischio di infortuni, gli errori tecnici e tattici dovuti alla fatica. Un incontro di tennis può durare da 30 minuti ad alcune ore e, nel corso di una partita, un tennista può percorrere da 5 a 11 km. La frequenza cardiaca può variare da 141 a 182 bpm (70-90% della FCmax). Gli scambi tennistici sono caratterizzati da rapide e improvvise accelerazioni, con l’attivazione del sistema anaerobico che utilizza l’energia del glicogeno muscolare; infatti le continue ripetizioni di questi movimenti determinano un adattamento corporeo con l’incremento sia della massa muscolare sia della funzione cardiopolmonare.