All’indomani dell’alluvione del 1966 – durante la quale lo sbarramento di Levane non ebbe responsabilità e non poté contribuire alla laminazione della piena per la sua stessa struttura progettuale, “vocata” alla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, non rilevante in termini di capacità di invaso in caso di piene eccezionali –, la Diga di Levane (AR) è stata oggetto di studi specialistici (Cocchi et al.,; Cesi, 2015a,b); con l’obiettivo di valutare la possibilità di un suo utilizzo ai fini di laminazione delle piene del Fiume Arno. Nel 1999 è stato approvato il Piano di Bacino del fiume Arno-Stralcio Rischio Idraulico, all’interno del quale, tra gli interventi strutturali per la riduzione del rischio idraulico, sono stati individuati gli interventi di sopralzo sulle dighe Enel di Levane e di La Penna (AR). Nel 2015, a seguito di un accordo di programma stipulato con Regione Toscana e Autorità di Bacino del Fiume Arno, ENEL redige il progetto definitivo di sopralzo della diga di Levane che prevede un incremento del livello di massimo invaso dalla quota attuale di 167.5 msm alla quota di 172.0 msm ai soli fini di laminazione. A seguito della prima istruttoria del progetto da parte della Direzione Generale per le Dighe, si è reso opportuno validare le scelte di progetto tramite prove su modello fisico degli scarichi che, con apposita convenzione, nel 2019 ENEL Green Power di Firenze affida al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze (Paris et al., 2020). Le attività sperimentali, svolte nel periodo settembre 2019-dicembre 2020, hanno riguardato la verifica del funzionamento degli scarichi, l’analisi dei fenomeni dissipativi immediatamente a valle dei manufatti di scarico, l’adeguatezza dei contenimenti laterali. I risultati ottenuti hanno pienamente confermato la validità del progetto di sopralzo. Al fine di una corretta gestione dell’invaso durante i fenomeni di piena, una ulteriore serie di prove sperimentali è stata successivamente condotta al fine di approfondire l’analisi delle leggi di efflusso degli scarichi di superficie nelle diverse condizioni di funzionamento che possono manifestarsi in funzione delle manovre sulle paratoie piane: da deflusso a battente con paratoie abbassate fino a deflusso a stramazzo con paratoie totalmente sollevate (Paris et al., 2021). Nel presente lavoro si descrivono i dati sperimentali e la metodologia di analisi utilizzata per interpretarne il comportamento fisico.

Determinazione Delle Leggi Di Efflusso Degli Scarichi Della Diga Di Levane (AR) Tramite Prove Su Modello Fisico / Lorenzo Lotti, Sara Gabbrielli, Enio Paris. - In: L'ACQUA. - ISSN 1125-1255. - STAMPA. - 4:(2020), pp. 69-78.

Determinazione Delle Leggi Di Efflusso Degli Scarichi Della Diga Di Levane (AR) Tramite Prove Su Modello Fisico

Lorenzo Lotti;Enio Paris
2020

Abstract

All’indomani dell’alluvione del 1966 – durante la quale lo sbarramento di Levane non ebbe responsabilità e non poté contribuire alla laminazione della piena per la sua stessa struttura progettuale, “vocata” alla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, non rilevante in termini di capacità di invaso in caso di piene eccezionali –, la Diga di Levane (AR) è stata oggetto di studi specialistici (Cocchi et al.,; Cesi, 2015a,b); con l’obiettivo di valutare la possibilità di un suo utilizzo ai fini di laminazione delle piene del Fiume Arno. Nel 1999 è stato approvato il Piano di Bacino del fiume Arno-Stralcio Rischio Idraulico, all’interno del quale, tra gli interventi strutturali per la riduzione del rischio idraulico, sono stati individuati gli interventi di sopralzo sulle dighe Enel di Levane e di La Penna (AR). Nel 2015, a seguito di un accordo di programma stipulato con Regione Toscana e Autorità di Bacino del Fiume Arno, ENEL redige il progetto definitivo di sopralzo della diga di Levane che prevede un incremento del livello di massimo invaso dalla quota attuale di 167.5 msm alla quota di 172.0 msm ai soli fini di laminazione. A seguito della prima istruttoria del progetto da parte della Direzione Generale per le Dighe, si è reso opportuno validare le scelte di progetto tramite prove su modello fisico degli scarichi che, con apposita convenzione, nel 2019 ENEL Green Power di Firenze affida al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze (Paris et al., 2020). Le attività sperimentali, svolte nel periodo settembre 2019-dicembre 2020, hanno riguardato la verifica del funzionamento degli scarichi, l’analisi dei fenomeni dissipativi immediatamente a valle dei manufatti di scarico, l’adeguatezza dei contenimenti laterali. I risultati ottenuti hanno pienamente confermato la validità del progetto di sopralzo. Al fine di una corretta gestione dell’invaso durante i fenomeni di piena, una ulteriore serie di prove sperimentali è stata successivamente condotta al fine di approfondire l’analisi delle leggi di efflusso degli scarichi di superficie nelle diverse condizioni di funzionamento che possono manifestarsi in funzione delle manovre sulle paratoie piane: da deflusso a battente con paratoie abbassate fino a deflusso a stramazzo con paratoie totalmente sollevate (Paris et al., 2021). Nel presente lavoro si descrivono i dati sperimentali e la metodologia di analisi utilizzata per interpretarne il comportamento fisico.
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Lorenzo Lotti, Sara Gabbrielli, Enio Paris
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