Per la laicità dell'educazione. Il caso di Humanist UK

L’aggettivo “pubblica”, riferito alla scuola, ha subito nel tempo una trasformazione semantica che ne ha modificato il significato originario legato alla laicità e alla libertà educativa. Il dibattito sull’istruzione in Italia e in altri paesi europei è sempre più influenzato dalle pressioni di gruppi religiosi e associazioni familiari, che rivendicano il diritto a un’educazione conforme ai propri valori. Questo fenomeno ha portato a una crescente richiesta di finanziamenti pubblici per le scuole paritarie, ridefinendo il concetto di scuola pubblica come una realtà che garantisce libertà di scelta piuttosto che pluralismo culturale. Parallelamente, il ruolo dell’insegnante si è fatto più complesso e delicato, con il rischio di censure e restrizioni nei programmi educativi per evitare conflitti con le convinzioni dei genitori. Tuttavia, solo la scuola statale continua a svolgere un ruolo chiave nella formazione di cittadini consapevoli, garantendo un’educazione basata sulla pluralità culturale e la selezione del personale in base alle competenze piuttosto che alla fede o alla moralità. L’articolo introduce il caso di un’associazione di atei britannici che, attraverso il proprio impegno nel campo educativo, ha contribuito alla pluralizzazione dell’insegnamento religioso nel Regno Unito. Grazie alla loro attività, le scuole britanniche presentano oggi anche le prospettive non credenti, permettendo agli studenti di confrontarsi con diverse visioni del mondo e sviluppare una comprensione critica e inclusiva della società. The adjective ‘public’, referring to school, has undergone a semantic transformation over time that has changed its original meaning linked to secularism and educational freedom. The debate on education in Italy and other European countries is increasingly influenced by pressure from religious groups and family associations, which claim the right to an education in line with their own values. This phenomenon has led to a growing demand for public funding for private schools, redefining the concept of public school as a reality that guarantees freedom of choice rather than cultural pluralism. At the same time, the role of the teacher has become more complex and delicate, with the risk of censorship and restrictions in educational programmes to avoid conflicts with parents' beliefs. However, only state schools continue to play a key role in the education of conscious citizens, guaranteeing an education based on cultural plurality and the selection of personnel based on their abilities rather than their faith or morality. The article introduces the case of an association of British atheists who, through their commitment to education, have contributed to the pluralisation of religious teaching in the United Kingdom. Thanks to their activity, British schools today also present non-believing perspectives, allowing students to be confronted with different world views and develop a critical and inclusive understanding of society.