Il contributo esplora l’evoluzione dell’approccio normativo dell’Unione europea nel rispondere alle sfide poste dalle tecnologie emergenti, evidenziando la transizione da un modello basato sulla neutralità tecnologica a strumenti innovativi e flessibili, come gli spazi di sperimentazione normativa (c.d. regulatory sandboxes). Questi strumenti, centrali nel quadro dell’AI Act, sono concepiti come veri e propri laboratori di regolamentazione, permettendo di valutare l’efficacia delle norme esistenti e di apportare modifiche mirate per rispondere a esigenze tecniche e sociali in continua evoluzione. Nonostante le opportunità offerte, emergono alcune criticità che richiedono atten-zione. Questioni legate alla trasparenza, all’equità di accesso e alla distribuzione delle responsabilità tra innovatori, autorità pubbliche e società civile sollevano importanti interrogativi. Per evitare frammentazioni normative tra gli Stati membri e mitigare i rischi di “cattura regolatoria”, è fondamentale definire criteri di selezione e meccanismi di supervisione chiari e uniformi. Questo contributo intende mettere in luce come le sandboxes normative, se implementate correttamente, possano divenire strumenti strategici per una regolazione basata su evidenze empi-riche, favorendo un dialogo costruttivo tra regolatori e innovatori. In linea con i principi di trasparenza e inclusi-vità sanciti dall’Unione europea, esse rappresentano una nuova frontiera per un modello di governance capace di affrontare le complessità delle tecnologie emergenti.

Gli spazi di sperimentazione normativa nell’Unione europea: regolamentare l’innovazione tra principi e prassi applicative / Enza Cirone. - In: RIVISTA ITALIANA DI INFORMATICA E DIRITTO. - ISSN 2704-7318. - ELETTRONICO. - (2025), pp. 1-22. [10.32091/RIID02]

Gli spazi di sperimentazione normativa nell’Unione europea: regolamentare l’innovazione tra principi e prassi applicative

Enza Cirone
2025

Abstract

Il contributo esplora l’evoluzione dell’approccio normativo dell’Unione europea nel rispondere alle sfide poste dalle tecnologie emergenti, evidenziando la transizione da un modello basato sulla neutralità tecnologica a strumenti innovativi e flessibili, come gli spazi di sperimentazione normativa (c.d. regulatory sandboxes). Questi strumenti, centrali nel quadro dell’AI Act, sono concepiti come veri e propri laboratori di regolamentazione, permettendo di valutare l’efficacia delle norme esistenti e di apportare modifiche mirate per rispondere a esigenze tecniche e sociali in continua evoluzione. Nonostante le opportunità offerte, emergono alcune criticità che richiedono atten-zione. Questioni legate alla trasparenza, all’equità di accesso e alla distribuzione delle responsabilità tra innovatori, autorità pubbliche e società civile sollevano importanti interrogativi. Per evitare frammentazioni normative tra gli Stati membri e mitigare i rischi di “cattura regolatoria”, è fondamentale definire criteri di selezione e meccanismi di supervisione chiari e uniformi. Questo contributo intende mettere in luce come le sandboxes normative, se implementate correttamente, possano divenire strumenti strategici per una regolazione basata su evidenze empi-riche, favorendo un dialogo costruttivo tra regolatori e innovatori. In linea con i principi di trasparenza e inclusi-vità sanciti dall’Unione europea, esse rappresentano una nuova frontiera per un modello di governance capace di affrontare le complessità delle tecnologie emergenti.
2025
1
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Enza Cirone
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