Il significato del termine “patrimonio” è cambiato nel corso del tempo (Desvalées e Mairesse 2010). Oggi non identifica solo monumenti e collezioni di oggetti ma anche aspetti quali la memoria, le tradizioni locali e le espressioni culturali viventi. L’importanza e la necessità di trasmissione del patrimonio intangibile sono stati sanciti nella Convenzione per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003. Il documento delinea i concetti chiave sul patrimonio intangibile e le misure per la sua salvaguardia, oltre a incoraggiare azioni di identificazione, documentazione, conservazione, protezione, promozione e valorizzazione. Sebbene «costumi sociali, riti, celebrazioni e artigianato tradizionale» (UNESCO 2003) siano spesso messi in atto o praticati in luoghi specifici e dedicati, nella struttura definita dalla Convenzione la forma dello spazio ha un peso secondario. Può sembrare non immediato identificare quali sono le architetture dedicate alla conservazione, trasmissione e valorizzazione del patrimonio immateriale. Una delle ragioni può essere l’associazione tra il concetto di museo e le attività di trasmissione della memoria e delle tradizioni. Anche le definizioni e il significato di museo hanno avuto e hanno varie interpretazioni (Desvalées e Mairesse 2010). Per Susan Pierce (1993) il «museo raccoglie ed espone materiali ed è un fenomeno sociale specifico con un ruolo unico nelle società occidentali». Altri autori, come Pierre Nora (1984-1992) e Giovanni Pinna (2005), concepiscono i musei come luoghi di memoria che, oltre alle istituzioni, comprendono spazi, territori ed esperienze. Nonostante le tante sfumature, il modello prevalente di museo è quello di un'istituzione ospitata all'interno di un edificio. Riconoscendo dunque che il patrimonio culturale è composto da beni materiali e immateriali e che esistono altre modalità di trasmissione e valorizzazione di questi beni rispetto al museo, un prodotto della cultura occidentale, quali altre forme architettoniche vengono utilizzate per ospitare e trasmettere alle generazioni future le espressioni culturali? The term “heritage” has evolved in meaning over the years (Desvalées and Mairesse 2010). It goes beyond monuments and object collections, encompassing memories, traditions, and living expressions. This broader understanding is outlined in the UNESCO Convention on Intangible Cultural Heritage (2003). The Convention outlines key aspects and guidelines for safeguarding such heritage, helps define its domains, and encourages effective preservation actions and the promotion of initiatives. Though “social customs, rituals, celebrations, and traditional handicrafts” (UNESCO, 2003) are frequently enacted in specific places, the form of space has very little significance on UNESCO’s intangible heritage list. Identifying one or more architectures or spaces devoted to the preservation, enhancement, and ongoing transmission of intangible cultural assets is not straightforward. Probably because one relates activities of transmission of memory and traditions to museums. As for heritage, the definitions and meanings of museums changed over time (Desvalées and Mairesse 2010). According to Susan Pierce (1993), a museum is a «specific social phenomenon with a unique role in Western societies, collecting and exhibiting materials.» Authors such as Pierre Nora (1984-1992) and Giovanni Pinna (2005) perceive museums as sites of memory, encompassing institutions, spaces, territories, and experiences. Nevertheless, the prevalent model of a museum is still an institution housed within a building. Given the diverse forms of heritage, both tangible and intangible, what architectural alternatives are used to showcase cultural expressions beyond traditional museums?

Quale cultura? Quali forme? | What culture? What shapes? / Giada Cerri. - In: DAR. - ISSN 2785-3152. - STAMPA. - (2024), pp. 4-7.

Quale cultura? Quali forme? | What culture? What shapes?

Giada Cerri
2024

Abstract

Il significato del termine “patrimonio” è cambiato nel corso del tempo (Desvalées e Mairesse 2010). Oggi non identifica solo monumenti e collezioni di oggetti ma anche aspetti quali la memoria, le tradizioni locali e le espressioni culturali viventi. L’importanza e la necessità di trasmissione del patrimonio intangibile sono stati sanciti nella Convenzione per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003. Il documento delinea i concetti chiave sul patrimonio intangibile e le misure per la sua salvaguardia, oltre a incoraggiare azioni di identificazione, documentazione, conservazione, protezione, promozione e valorizzazione. Sebbene «costumi sociali, riti, celebrazioni e artigianato tradizionale» (UNESCO 2003) siano spesso messi in atto o praticati in luoghi specifici e dedicati, nella struttura definita dalla Convenzione la forma dello spazio ha un peso secondario. Può sembrare non immediato identificare quali sono le architetture dedicate alla conservazione, trasmissione e valorizzazione del patrimonio immateriale. Una delle ragioni può essere l’associazione tra il concetto di museo e le attività di trasmissione della memoria e delle tradizioni. Anche le definizioni e il significato di museo hanno avuto e hanno varie interpretazioni (Desvalées e Mairesse 2010). Per Susan Pierce (1993) il «museo raccoglie ed espone materiali ed è un fenomeno sociale specifico con un ruolo unico nelle società occidentali». Altri autori, come Pierre Nora (1984-1992) e Giovanni Pinna (2005), concepiscono i musei come luoghi di memoria che, oltre alle istituzioni, comprendono spazi, territori ed esperienze. Nonostante le tante sfumature, il modello prevalente di museo è quello di un'istituzione ospitata all'interno di un edificio. Riconoscendo dunque che il patrimonio culturale è composto da beni materiali e immateriali e che esistono altre modalità di trasmissione e valorizzazione di questi beni rispetto al museo, un prodotto della cultura occidentale, quali altre forme architettoniche vengono utilizzate per ospitare e trasmettere alle generazioni future le espressioni culturali? The term “heritage” has evolved in meaning over the years (Desvalées and Mairesse 2010). It goes beyond monuments and object collections, encompassing memories, traditions, and living expressions. This broader understanding is outlined in the UNESCO Convention on Intangible Cultural Heritage (2003). The Convention outlines key aspects and guidelines for safeguarding such heritage, helps define its domains, and encourages effective preservation actions and the promotion of initiatives. Though “social customs, rituals, celebrations, and traditional handicrafts” (UNESCO, 2003) are frequently enacted in specific places, the form of space has very little significance on UNESCO’s intangible heritage list. Identifying one or more architectures or spaces devoted to the preservation, enhancement, and ongoing transmission of intangible cultural assets is not straightforward. Probably because one relates activities of transmission of memory and traditions to museums. As for heritage, the definitions and meanings of museums changed over time (Desvalées and Mairesse 2010). According to Susan Pierce (1993), a museum is a «specific social phenomenon with a unique role in Western societies, collecting and exhibiting materials.» Authors such as Pierre Nora (1984-1992) and Giovanni Pinna (2005) perceive museums as sites of memory, encompassing institutions, spaces, territories, and experiences. Nevertheless, the prevalent model of a museum is still an institution housed within a building. Given the diverse forms of heritage, both tangible and intangible, what architectural alternatives are used to showcase cultural expressions beyond traditional museums?
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DAR
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Giada Cerri
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