Il proposito dell'articolo è cogliere i segni della crisidel primo Novecento, partendo da alcune considerazioni sull'opera di Italo Svevo, poi approdando all'analisi di alcune opere narrative di tre grandi autori ungheresi suoi contemporanei, presentando un’altra "dimensione"– non necessariamente austriaca,sebbene a questa intrinsecamente collegata – della letteratura mitteleuropea. L'articolo offre dunque una lettura critica della novella Anyagyilkosság (Matricidio) di Géza Csáth, a cui segue l'analisi dello sdoppiamento della personalità dell'individuo nel romanzo A gólyakalifa (Il Califfo della cicogna) di Mihály Babits. La terza opera è la raccolta di racconti Kornél Esti (Kornél Esti) di Dezső Kosztolányi, ancora una volta incentrata sullo sdoppiamento della personalità, in una forte prospettiva di coinvolgimento autobiografico. *** The purpose of the article is to capture the signs of the crisis of the early twentieth century, starting from some considerations on the work of Italo Svevo, then arriving at the analysis of some narrative works of three great Hungarian authors who were his contemporaries, presenting another "dimension" - not necessarily Austrian, although intrinsically connected to it - of Central European literature. The article therefore offers a critical reading of narrative works by Géza Csáth, Mihály Babits and Dezső Kosztolányi.
La crisi del primo Novecento in tre contemporanei di Italo Svevo (Csáth, Babits, Kosztolányi) / Sciacovelli A. - In: QUADERNI VERGERIANI. - ISSN 1827-2126. - STAMPA. - 12:(2016), pp. 97-115.
La crisi del primo Novecento in tre contemporanei di Italo Svevo (Csáth, Babits, Kosztolányi)
Sciacovelli A
2016
Abstract
Il proposito dell'articolo è cogliere i segni della crisidel primo Novecento, partendo da alcune considerazioni sull'opera di Italo Svevo, poi approdando all'analisi di alcune opere narrative di tre grandi autori ungheresi suoi contemporanei, presentando un’altra "dimensione"– non necessariamente austriaca,sebbene a questa intrinsecamente collegata – della letteratura mitteleuropea. L'articolo offre dunque una lettura critica della novella Anyagyilkosság (Matricidio) di Géza Csáth, a cui segue l'analisi dello sdoppiamento della personalità dell'individuo nel romanzo A gólyakalifa (Il Califfo della cicogna) di Mihály Babits. La terza opera è la raccolta di racconti Kornél Esti (Kornél Esti) di Dezső Kosztolányi, ancora una volta incentrata sullo sdoppiamento della personalità, in una forte prospettiva di coinvolgimento autobiografico. *** The purpose of the article is to capture the signs of the crisis of the early twentieth century, starting from some considerations on the work of Italo Svevo, then arriving at the analysis of some narrative works of three great Hungarian authors who were his contemporaries, presenting another "dimension" - not necessarily Austrian, although intrinsically connected to it - of Central European literature. The article therefore offers a critical reading of narrative works by Géza Csáth, Mihály Babits and Dezső Kosztolányi.File | Dimensione | Formato | |
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