Cities across the world are increasingly confronted with the consequences of climate change, requiring the urgent identification and implementation of climate mitigation and adaptation strategies. As these policies and interventions impact current social, spatial, and environmental configurations, the decision-making process is inherently characterised by conflicts of values and interests. This adds to the unequal distribution of burdens and risks that already concern the most vulnerable and excluded groups, raising questions about how planning processes dealing with environmental and climate issues can ensure equity and legitimacy. Drawing from post-political theory and agonistic planning perspectives, the paper is grounded in the assumption that procedural justice and democratic confrontation are essential to addressing the structural causes and uneven impacts of climate change. Using Bologna, Italy, as a case study, it explores the intersections between community-based climate adaptation and institution-led participatory processes to challenge the post-political condition of climate governance. The paper investigates the role of a specific category of urban commons, namely the Neighborhood Houses (Case di Quartiere), as potential arenas for re-politicising climate discourse. It explores how their widespread spatial distribution across the city and their embeddedness within complex governance configurations can promote the articulation of citizen-led demands, particularly those related to climate justice. Drawing on four years of research involving data collection, participant observation, and the co-design of a participatory initiative in Bologna, the paper offers a critical analysis of the opportunities and limitations that decentralised institutions face in fostering stronger linkages between community-based organisations and municipal authorities, ultimately contributing to a more just and democratic approach to climate policy. Le città di tutto il mondo si trovano sempre più spesso ad affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici, che richiedono l'identificazione e l'attuazione urgente di strategie di mitigazione e adattamento. Poiché queste politiche e questi interventi hanno un impatto sulle attuali configurazioni sociali, spaziali e ambientali, il processo decisionale è intrinsecamente caratterizzato da conflitti di valori e interessi. Ciò si aggiunge all'iniqua distribuzione degli oneri e dei rischi che già riguardano i gruppi più vulnerabili ed esclusi, sollevando interrogativi su come i processi di pianificazione che si occupano di questioni ambientali e climatiche possano garantire equità e legittimità. Attingendo alla teoria post-politica e alle prospettive di pianificazione agonistica, il paper si basa sul presupposto che la giustizia procedurale e il confronto democratico siano essenziali per affrontare le cause strutturali e gli impatti diseguali del cambiamento climatico. Utilizzando Bologna come caso di studio, esplora le intersezioni tra l'adattamento climatico basato sulla comunità e i processi partecipativi guidati dalle istituzioni per sfidare la condizione post-politica della governance climatica. Il testo indaga il ruolo di una specifica categoria di beni comuni urbani, le Case di Quartiere, come potenziali arene per ri-politicizzare il discorso sul clima. Esplora come la loro distribuzione spaziale capillare nella città ed il loro inserimento all'interno di configurazioni di governance complesse possano promuovere l'articolazione di richieste guidate dai cittadini, in particolare quelle relative alla giustizia climatica. Basandosi su quattro anni di ricerca che hanno comportato la raccolta di dati, l'osservazione dei partecipanti e la co-progettazione di un'iniziativa partecipativa a Bologna, l’articolo offre un'analisi critica delle opportunità e dei limiti che le istituzioni decentrate incontrano nel promuovere legami più forti tra le organizzazioni basate sulla comunità e le autorità municipali, contribuendo in ultima analisi a un approccio più giusto e democratico alla politica climatica.

Embedding justice into climate policies through participatory approaches: prospects and pitfalls toward community-based adaptation pathways in Bologna, Italy / Fontana, Cassandra; Testi, Andrea; Allegretti, Giovanni; Zetti, Iacopo; Rossi, Maddalena. - In: CITIES. - ISSN 0264-2751. - ELETTRONICO. - 163:(2025), pp. 105998-106009. [10.1016/j.cities.2025.105998]

Embedding justice into climate policies through participatory approaches: prospects and pitfalls toward community-based adaptation pathways in Bologna, Italy

Fontana, Cassandra;Testi, Andrea;Zetti, Iacopo;Rossi, Maddalena
2025

Abstract

Cities across the world are increasingly confronted with the consequences of climate change, requiring the urgent identification and implementation of climate mitigation and adaptation strategies. As these policies and interventions impact current social, spatial, and environmental configurations, the decision-making process is inherently characterised by conflicts of values and interests. This adds to the unequal distribution of burdens and risks that already concern the most vulnerable and excluded groups, raising questions about how planning processes dealing with environmental and climate issues can ensure equity and legitimacy. Drawing from post-political theory and agonistic planning perspectives, the paper is grounded in the assumption that procedural justice and democratic confrontation are essential to addressing the structural causes and uneven impacts of climate change. Using Bologna, Italy, as a case study, it explores the intersections between community-based climate adaptation and institution-led participatory processes to challenge the post-political condition of climate governance. The paper investigates the role of a specific category of urban commons, namely the Neighborhood Houses (Case di Quartiere), as potential arenas for re-politicising climate discourse. It explores how their widespread spatial distribution across the city and their embeddedness within complex governance configurations can promote the articulation of citizen-led demands, particularly those related to climate justice. Drawing on four years of research involving data collection, participant observation, and the co-design of a participatory initiative in Bologna, the paper offers a critical analysis of the opportunities and limitations that decentralised institutions face in fostering stronger linkages between community-based organisations and municipal authorities, ultimately contributing to a more just and democratic approach to climate policy. Le città di tutto il mondo si trovano sempre più spesso ad affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici, che richiedono l'identificazione e l'attuazione urgente di strategie di mitigazione e adattamento. Poiché queste politiche e questi interventi hanno un impatto sulle attuali configurazioni sociali, spaziali e ambientali, il processo decisionale è intrinsecamente caratterizzato da conflitti di valori e interessi. Ciò si aggiunge all'iniqua distribuzione degli oneri e dei rischi che già riguardano i gruppi più vulnerabili ed esclusi, sollevando interrogativi su come i processi di pianificazione che si occupano di questioni ambientali e climatiche possano garantire equità e legittimità. Attingendo alla teoria post-politica e alle prospettive di pianificazione agonistica, il paper si basa sul presupposto che la giustizia procedurale e il confronto democratico siano essenziali per affrontare le cause strutturali e gli impatti diseguali del cambiamento climatico. Utilizzando Bologna come caso di studio, esplora le intersezioni tra l'adattamento climatico basato sulla comunità e i processi partecipativi guidati dalle istituzioni per sfidare la condizione post-politica della governance climatica. Il testo indaga il ruolo di una specifica categoria di beni comuni urbani, le Case di Quartiere, come potenziali arene per ri-politicizzare il discorso sul clima. Esplora come la loro distribuzione spaziale capillare nella città ed il loro inserimento all'interno di configurazioni di governance complesse possano promuovere l'articolazione di richieste guidate dai cittadini, in particolare quelle relative alla giustizia climatica. Basandosi su quattro anni di ricerca che hanno comportato la raccolta di dati, l'osservazione dei partecipanti e la co-progettazione di un'iniziativa partecipativa a Bologna, l’articolo offre un'analisi critica delle opportunità e dei limiti che le istituzioni decentrate incontrano nel promuovere legami più forti tra le organizzazioni basate sulla comunità e le autorità municipali, contribuendo in ultima analisi a un approccio più giusto e democratico alla politica climatica.
2025
163
105998
106009
Goal 11: Sustainable cities and communities
Fontana, Cassandra; Testi, Andrea; Allegretti, Giovanni; Zetti, Iacopo; Rossi, Maddalena
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