Il sito preistorico di contrada San Giovanni si trova a pochi chilometri a sud dell'abitato di Sambuca di Sicilia (Agrigento), sulle pendici sud-occidentali del Cozzo Don Paolo, dove si trovano alcuni ripari sotto roccia e un'ampia grotta naturale. I ripari sono caratterizzati da numerose incisioni schematiche costituite da linee verticali e grafemi geometrici; in particolare, la parete di fondo del riparo A è interessata da oltre 400 incisioni lineari e l'adiacente riparo B da una pittura rupestre. Il complesso rupestre di Sambuca di Sicilia si inserisce in un fenomeno mediterraneo di incisioni schematiche, datato in letteratura al Paleolitico superiore, e di cui i Ripari di San Giovanni costituirebbero il sito più ricco dell'intero bacino del Mediterraneo. Si tratta dei cosiddetti polissoir, incisioni lineari semplici di cui non si conosce il significato e la funzione. La relazione tra queste incisioni e la pittura del riparo B, ipoteticamente riferita al Neolitico, non è chiara. Le figure dipinte sono al centro della nostra comunicazione e del progetto di ricerca interdisciplinare presso i Ripari San Giovanni, avviato nel 2021. Nei ripari A e B è stato effettuato un rilievo fotografico e fotogrammetrico (da terra per le pareti rocciose e da drone per l'area circostante), un rilievo grafico a contatto (sia delle pitture che delle incisioni), un'analisi preliminare dei segni che intendono costituire la base per uno studio geostatistico delle caratteristiche morfometriche di ciascun segno in relazione alla posizione relativa e al paesaggio, e un'indagine di skyscape archaeology per analizzare l'orizzonte occidentale visibile dai ripari. In questo contesto, è in fase di avvio un programma di caratterizzazione chimico-fisica per determinare la natura dei pigmenti e valutare la possibilità di una loro datazione. Una campagna di indagine archeologica in corso nell'area circostante i ripari ha permesso di raccogliere centinaia di manufatti litici e ceramici utili a definire la cronologia e le caratteristiche dell'occupazione umana. La ricerca presso i Ripari San Giovanni si propone di contestualizzare cronologicamente le evidenze grafiche e di individuare possibili relazioni con il mondo mediterraneo nelle diverse epoche e collegamenti con siti della sponda meridionale del Mediterraneo che presentano analoghe incisioni rupestri. La ricerca iconografica è volta a individuare eventuali relazioni con il mondo mediterraneo e continentale nelle diverse epoche e collegamenti con siti dell'isola che presentano pitture e incisioni rupestri simili. Un primo e interessante risultato è lo stretto parallelismo che corre tra la figura a "catena" del riparo B di San Giovanni e figure analoghe presenti a Porto Badisco (Otranto, Puglia) che giustificherebbe anche l'attribuzione cronoculturale proposta. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- The prehistoric site of San Giovanni district is located a few kilometers south of the village of Sambuca di Sicilia (Agrigento), on the south-western slopes of the Cozzo Don Paolo, where there are some rock shelters and a large natural cave. The shelters are characterized by numerous schematic incisions made up of vertical lines and geometric graphemes; in particular, the back wall of shelter A is affected by more than 400 linear incisions and the adjacent shelter B by a rock painting. The rock complex of Sambuca di Sicilia is part of a Mediterranean phenomenon of schematic incisions, which are dated to the Upper Palaeolithic in the literature, and of which the Ripari di San Giovanni would constitute the richest site in the entire Mediterranean basin. These are the so-called polissoir, simple linear incisions whose meaning and function is unknown. The relationship between these engravings and the painting of shelter B, which has been hypothetically referred to the Neolithic age, is not clear. The painted figures are at the center of our communication and of the interdisciplinary research project at the ‘Ripari San Giovanni’ that began in 2021. In shelters A and B a photographic and photogrammetric survey was carried out (from the ground for the rock walls and from a drone for the surrounding area), a contact graphic survey (both of the paintings and the engravings), a preliminary analysis of the signs they intend to be the basis for a geostatistical study of the morphometric characteristics of each sign in relation to the relative position and the landscape, and a survey of skyscape archeology to analyze the western horizon visible from the shelters. In this framework, a chemical-physical characterization program is being launched to determine the nature of the pigments and to consider the possibility of dating them. An archaeological survey campaign underway in the area around the shelters allowed the collection of hundreds of lithic and ceramic artifacts useful to define the chronology and characteristics of human occupation. The research at the Ripari San Giovanni aims to chronologically contextualize the graphic evidence and to identify possible relations with the Mediterranean world in the different eras and links with sites on the southern shore of the Mediterranean Sea which have similar rock engravings. The iconographic research is aimed at identifying any relationships with the Mediterranean and continental world in the different eras and connections with sites on the island that present similar rock paintings and engravings. A first and interesting result is the close parallelism that runs between the “chain” figure of shelter B of San Giovanni and similar figures present in Porto Badisco (Otranto, Puglia) which would also justify the proposed chrono-cultural attribution.

Ricerche multidisciplinari ai Ripari di San Giovanni (Sambuca di Sicilia, AG), / Cavulli F.; Lo Vetro D.; Orlando A.; Gullì D.; Lugli S.. - In: RIVISTA DI SCIENZE PREISTORICHE. - ISSN 0035-6514. - STAMPA. - 74 - S4:(2025), pp. 347-361.

Ricerche multidisciplinari ai Ripari di San Giovanni (Sambuca di Sicilia, AG),

Lo Vetro D.;
2025

Abstract

Il sito preistorico di contrada San Giovanni si trova a pochi chilometri a sud dell'abitato di Sambuca di Sicilia (Agrigento), sulle pendici sud-occidentali del Cozzo Don Paolo, dove si trovano alcuni ripari sotto roccia e un'ampia grotta naturale. I ripari sono caratterizzati da numerose incisioni schematiche costituite da linee verticali e grafemi geometrici; in particolare, la parete di fondo del riparo A è interessata da oltre 400 incisioni lineari e l'adiacente riparo B da una pittura rupestre. Il complesso rupestre di Sambuca di Sicilia si inserisce in un fenomeno mediterraneo di incisioni schematiche, datato in letteratura al Paleolitico superiore, e di cui i Ripari di San Giovanni costituirebbero il sito più ricco dell'intero bacino del Mediterraneo. Si tratta dei cosiddetti polissoir, incisioni lineari semplici di cui non si conosce il significato e la funzione. La relazione tra queste incisioni e la pittura del riparo B, ipoteticamente riferita al Neolitico, non è chiara. Le figure dipinte sono al centro della nostra comunicazione e del progetto di ricerca interdisciplinare presso i Ripari San Giovanni, avviato nel 2021. Nei ripari A e B è stato effettuato un rilievo fotografico e fotogrammetrico (da terra per le pareti rocciose e da drone per l'area circostante), un rilievo grafico a contatto (sia delle pitture che delle incisioni), un'analisi preliminare dei segni che intendono costituire la base per uno studio geostatistico delle caratteristiche morfometriche di ciascun segno in relazione alla posizione relativa e al paesaggio, e un'indagine di skyscape archaeology per analizzare l'orizzonte occidentale visibile dai ripari. In questo contesto, è in fase di avvio un programma di caratterizzazione chimico-fisica per determinare la natura dei pigmenti e valutare la possibilità di una loro datazione. Una campagna di indagine archeologica in corso nell'area circostante i ripari ha permesso di raccogliere centinaia di manufatti litici e ceramici utili a definire la cronologia e le caratteristiche dell'occupazione umana. La ricerca presso i Ripari San Giovanni si propone di contestualizzare cronologicamente le evidenze grafiche e di individuare possibili relazioni con il mondo mediterraneo nelle diverse epoche e collegamenti con siti della sponda meridionale del Mediterraneo che presentano analoghe incisioni rupestri. La ricerca iconografica è volta a individuare eventuali relazioni con il mondo mediterraneo e continentale nelle diverse epoche e collegamenti con siti dell'isola che presentano pitture e incisioni rupestri simili. Un primo e interessante risultato è lo stretto parallelismo che corre tra la figura a "catena" del riparo B di San Giovanni e figure analoghe presenti a Porto Badisco (Otranto, Puglia) che giustificherebbe anche l'attribuzione cronoculturale proposta. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- The prehistoric site of San Giovanni district is located a few kilometers south of the village of Sambuca di Sicilia (Agrigento), on the south-western slopes of the Cozzo Don Paolo, where there are some rock shelters and a large natural cave. The shelters are characterized by numerous schematic incisions made up of vertical lines and geometric graphemes; in particular, the back wall of shelter A is affected by more than 400 linear incisions and the adjacent shelter B by a rock painting. The rock complex of Sambuca di Sicilia is part of a Mediterranean phenomenon of schematic incisions, which are dated to the Upper Palaeolithic in the literature, and of which the Ripari di San Giovanni would constitute the richest site in the entire Mediterranean basin. These are the so-called polissoir, simple linear incisions whose meaning and function is unknown. The relationship between these engravings and the painting of shelter B, which has been hypothetically referred to the Neolithic age, is not clear. The painted figures are at the center of our communication and of the interdisciplinary research project at the ‘Ripari San Giovanni’ that began in 2021. In shelters A and B a photographic and photogrammetric survey was carried out (from the ground for the rock walls and from a drone for the surrounding area), a contact graphic survey (both of the paintings and the engravings), a preliminary analysis of the signs they intend to be the basis for a geostatistical study of the morphometric characteristics of each sign in relation to the relative position and the landscape, and a survey of skyscape archeology to analyze the western horizon visible from the shelters. In this framework, a chemical-physical characterization program is being launched to determine the nature of the pigments and to consider the possibility of dating them. An archaeological survey campaign underway in the area around the shelters allowed the collection of hundreds of lithic and ceramic artifacts useful to define the chronology and characteristics of human occupation. The research at the Ripari San Giovanni aims to chronologically contextualize the graphic evidence and to identify possible relations with the Mediterranean world in the different eras and links with sites on the southern shore of the Mediterranean Sea which have similar rock engravings. The iconographic research is aimed at identifying any relationships with the Mediterranean and continental world in the different eras and connections with sites on the island that present similar rock paintings and engravings. A first and interesting result is the close parallelism that runs between the “chain” figure of shelter B of San Giovanni and similar figures present in Porto Badisco (Otranto, Puglia) which would also justify the proposed chrono-cultural attribution.
2025
74 - S4
347
361
Cavulli F.; Lo Vetro D.; Orlando A.; Gullì D.; Lugli S.
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