L’articolo indaga il ruolo della Corte europea dei diritti umani come guardiana del rispetto del principio dello Stato di diritto da parte degli Stati contraenti della Convenzione europea dei diritti umani, concentrandosi sugli sviluppi giurisprudenziali che hanno riguardato il sindacato esterno sul funzionamento dei sistemi giudiziari nazionali, con particolare riferimento al controllo sia sulle misure statali che interferiscono con l’indipendenza dell’ordine giudiziario, sia su quelle che stabiliscono deroghe ai diritti umani in situazioni di emergenza. Dall’orientamento della Corte europea emerge l’interpretazione ampia di alcune disposizioni, come gli artt. 6, 8, 10 e 18, della Convenzione europea, in una prospettiva che, attraverso la tutela del diritto azionato, tende a salvaguardare l’esercizio del potere giurisdizionale effettivo e indipendente. Allo stesso tempo il ruolo della Corte europea è condizionato dalla sensibilità politica di una materia legata più di altre alle scelte politiche ‘ordinamentali’ degli Stati e dall’esigenza di tutelare, attraverso letture coerenti con il testo della Convenzione europea e un più cauto ricorso all’interpretazione evolutiva, la propria legittimazione istituzionale. Gli interventi della Corte europea non possono che essere concentrati sui casi più gravi e dovrebbero, dunque, inserirsi nell’ambito di strategie più generali, basate su strumenti di dialogo politico tra gli Stati contraenti nonché sull’incentivazione e il finanziamento di programmi di formazione che favoriscano lo sviluppo “dalla base” di una cultura democratica europea. Abstract in English: The article investigates the role of the European Court of Human Rights as a guardian of the observance of the principle of the rule of law by States parties to the European Convention on Human Rights, focusing on jurisprudential developments that have concerned external scrutiny of the functioning of national judicial systems, with particular reference to its review of both state measures that interfere with the independence of the judiciary and those that establish exceptions to human rights in emergency situations.
Sul contributo della giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani alla tutela dello stato di diritto attraverso il sindacato sul funzionamento dei sistemi giudiziari nazionali / Deborah Russo. - In: ARCHIVIO GIURIDICO FILIPPO SERAFINI. - ISSN 0391-5646. - ELETTRONICO. - (2025), pp. 1-28.
Sul contributo della giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani alla tutela dello stato di diritto attraverso il sindacato sul funzionamento dei sistemi giudiziari nazionali
Deborah Russo
2025
Abstract
L’articolo indaga il ruolo della Corte europea dei diritti umani come guardiana del rispetto del principio dello Stato di diritto da parte degli Stati contraenti della Convenzione europea dei diritti umani, concentrandosi sugli sviluppi giurisprudenziali che hanno riguardato il sindacato esterno sul funzionamento dei sistemi giudiziari nazionali, con particolare riferimento al controllo sia sulle misure statali che interferiscono con l’indipendenza dell’ordine giudiziario, sia su quelle che stabiliscono deroghe ai diritti umani in situazioni di emergenza. Dall’orientamento della Corte europea emerge l’interpretazione ampia di alcune disposizioni, come gli artt. 6, 8, 10 e 18, della Convenzione europea, in una prospettiva che, attraverso la tutela del diritto azionato, tende a salvaguardare l’esercizio del potere giurisdizionale effettivo e indipendente. Allo stesso tempo il ruolo della Corte europea è condizionato dalla sensibilità politica di una materia legata più di altre alle scelte politiche ‘ordinamentali’ degli Stati e dall’esigenza di tutelare, attraverso letture coerenti con il testo della Convenzione europea e un più cauto ricorso all’interpretazione evolutiva, la propria legittimazione istituzionale. Gli interventi della Corte europea non possono che essere concentrati sui casi più gravi e dovrebbero, dunque, inserirsi nell’ambito di strategie più generali, basate su strumenti di dialogo politico tra gli Stati contraenti nonché sull’incentivazione e il finanziamento di programmi di formazione che favoriscano lo sviluppo “dalla base” di una cultura democratica europea. Abstract in English: The article investigates the role of the European Court of Human Rights as a guardian of the observance of the principle of the rule of law by States parties to the European Convention on Human Rights, focusing on jurisprudential developments that have concerned external scrutiny of the functioning of national judicial systems, with particular reference to its review of both state measures that interfere with the independence of the judiciary and those that establish exceptions to human rights in emergency situations.File | Dimensione | Formato | |
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