Dolo e captazione in materia testamentaria

Il contributo offre una lettura critica all’orientamento giurisprudenziale secondo il quale, ai fini dell’annullamento ex art. 624 c.c., è necessaria la prova di veri e propri raggiri idonei a trarre in inganno il testatore. Al contrario, viene proposta una nozione più ampia di dolo, che, tenendo conto della vulnerabilità del testatore anziano, possa ricomprendere anche condotte captatorie e pressioni psicologiche capaci di alterare la sua capacità di autodeterminazione. The contribution offers a critical perspective on the prevailing case law, which requires proof of actual deceit capable of misleading the testator in order to annul a will under Article 624 of the Italian Civil Code. In contrast, it proposes a broader notion of dolus, one that takes into account the vulnerability of elderly testators and encompasses captatory conduct and psychological pressure that may compromise their capacity for autonomous decision-making.