Un ‘Libro Gioco’ inclusivo. Un esempio di linguaggi e metodi comunicativi

I principi di solidarietà e collaborazione vanno sviluppati sin dall’infanzia. Il concetto di inclusione deve essere favorito anche dalle attività di didattica e di gioco, stimolando la naturale propensione del bambino alla curiosità e alle nuove esperienze. In quest’ottica si inquadra l’ideazione di un libro illustrato per l’infanzia realizzato con testi in linguaggio CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa, e raille. Un progetto inclusivo, dove l’albo destinato a bambini di una fascia d’età compresa tra i 4 e i 7 anni, oltre a disegni e testi tradizionali, contiene ideogrammi di questa nuova forma di comunicazione chiamata CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa, ancora non molto diffusa in Italia, decisamente in crescita all’estero, non solo utilizzata con bambini o adulti diversamente abili, ma in fase di sperimentazione per i primi approcci della comunicazione con stranieri. Il piccolo albo illustrato ha preso ispirazione dalla figura e dall’opera del grande scienziato Galileo Galilei ed il suo cannocchiale, la cui storia narra di Selene, una simpatica aliena che abita sulla luna e dialoga con lo studioso sulle sue invenzioni e intuizioni. Il tutto è basato sull’inclusività e sulla diversità apparente. Oltre ai testi in italiano e in linguaggio CAA, sono inseriti, tra le pagine dell’albo, dei fogli trasparenti stampati in linguaggio Braille. La comprensione del libro è stata testata su un gruppo di bambini per verificarne la validità e l’acquisizione dei concetti espressi; inoltre è stato proposto a un campione di genitori e operatori per l’infanzia un questionario sulla conoscenza del linguaggio CAA.