Il contributo sintetizza il percorso di evoluzione della pianificazione partecipata con focus sull’esperienza della Regione Toscana. Questa Regione, come altre, si è dotata di leggi specifiche sulla promozione dei processi partecipativi; decidendo così di investire in meccanismi di istituzionalizzazione delle pratiche partecipative. Se la partecipazione necessita di una evoluzione e se è sempre più netta la contrapposizione tra la formalizzazione dei processi top down e la conduzione di quelli bottom up, è possibile proporre un nuovo approccio alla pianificazione collaborativa? In questo senso superare la standardizzazione e la dimensione procedurale della partecipazione può significare anche prendere le distanze dalla cornice legislativa ed individuare degli strumenti alternativi al fine di garantire un ingaggio generativo della cittadinanza e duraturo nel tempo. L’obiettivo è quello di evidenziare elementi di criticità dei processi partecipativi: un ingaggio generativo della cittadinanza non duraturo nel tempo e la rottura delle relazioni tra i gruppi sociali e le istituzioni. Il contributo tenta di rispondere alla domanda proponendo un modello progressista di urbanistica che sperimenta un approccio di prossimità relazionale, in cui la comunità organizzata, l’università e le istituzioni collaborano per co-creare visioni di un futuro possibile.

Un approccio sperimentale per la pianificazione collaborativa / Elisa Caruso. - ELETTRONICO. - 7:(2024), pp. 45-50. (Intervento presentato al convegno Atti della XXV Conferenza Nazionale SIU - Società italiana degli Urbanisti tenutosi a Cagliari nel 15-16 Giugno 2023).

Un approccio sperimentale per la pianificazione collaborativa

Elisa Caruso
2024

Abstract

Il contributo sintetizza il percorso di evoluzione della pianificazione partecipata con focus sull’esperienza della Regione Toscana. Questa Regione, come altre, si è dotata di leggi specifiche sulla promozione dei processi partecipativi; decidendo così di investire in meccanismi di istituzionalizzazione delle pratiche partecipative. Se la partecipazione necessita di una evoluzione e se è sempre più netta la contrapposizione tra la formalizzazione dei processi top down e la conduzione di quelli bottom up, è possibile proporre un nuovo approccio alla pianificazione collaborativa? In questo senso superare la standardizzazione e la dimensione procedurale della partecipazione può significare anche prendere le distanze dalla cornice legislativa ed individuare degli strumenti alternativi al fine di garantire un ingaggio generativo della cittadinanza e duraturo nel tempo. L’obiettivo è quello di evidenziare elementi di criticità dei processi partecipativi: un ingaggio generativo della cittadinanza non duraturo nel tempo e la rottura delle relazioni tra i gruppi sociali e le istituzioni. Il contributo tenta di rispondere alla domanda proponendo un modello progressista di urbanistica che sperimenta un approccio di prossimità relazionale, in cui la comunità organizzata, l’università e le istituzioni collaborano per co-creare visioni di un futuro possibile.
2024
PARTECIPAZIONE, INCLUSIONE E GESTIONE DEI CONFLITTI NEI PROCESSI DI GOVERNO DEL TERRITORIO
Atti della XXV Conferenza Nazionale SIU - Società italiana degli Urbanisti
Cagliari
15-16 Giugno 2023
Goal 11: Sustainable cities and communities
Elisa Caruso
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1429752
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact