L’innovazione tecnologica e digitale ha un ruolo primario nelle transizioni non solo perché consente di realizzare le riconfigurazioni delle relazioni e degli assetti ma anche perché ancora fortemente sostenuta dalla retorica del progresso tecnologico, di quel tecnosoluzionismo secondo il quale i problemi generati da sistemi tecnici precedenti possano essere riparati da sistemi tecnici più avanzati (Morozov, 2014). È proprio sul progresso che poggia la fiducia di futuri sempre «tecnorisolti» in riferimento a questioni ambientali ma anche economiche e sociali. Già negli anni ’90, si moltiplicavano i tentativi di migliorare le prestazioni ambientali delle tecnologie in uso ponendo l’accento sui processi di innovazione associati alle singole tecnologie e di lì a breve lo sforzo si è esteso alla trasformazione dei regimi tecnologici e dunque dei sistemi interconnessi di artefatti, istituzioni, regole e norme (Berkhout, Smith & Stirling, 2004). Il forte sostegno ai rimedi tecnici procede con la diffusa speranza di un cambiamento esternalizzato, che non pregiudica il miglioramento continuo di abitudini, disponibilità e comfort (si veda Mateus & Roussilhe, 2023). Non secondario è il ruolo del mercato che, oltre a sostenere l’associazione tra progresso scientifico, tecnico e sociale (Ibid.), non è indifferente alla diffusa sostituzione degli apparati socio-tecnici, a confermare l’ipotesi di “un processo di distruzione creatrice” di Schumpeter secondo la quale le rivoluzioni tecnologiche demoliscono le obsolete tecnologie e le rimpiazzano con delle nuove (si veda Veblem, 1990). da "Mondializzazione e nuove opportunità" di Giuseppe De Luca e Antonio Acierno
Favorire la rigenerazione dei territori fragili mediante l'inclusione sociale di nuovi abitanti: una rassegna di best-practices di integrazione nel territorio italiano / Valeria Francioli. - ELETTRONICO. - 04:(2025), pp. 0-0. (Intervento presentato al convegno XXVI Conferenza Nazionale SIU Nuove ecologie territoriali. Coabitare mondi che cambiano tenutosi a Napoli nel 12-14 Giugno 2025).
Favorire la rigenerazione dei territori fragili mediante l'inclusione sociale di nuovi abitanti: una rassegna di best-practices di integrazione nel territorio italiano
Valeria Francioli
2025
Abstract
L’innovazione tecnologica e digitale ha un ruolo primario nelle transizioni non solo perché consente di realizzare le riconfigurazioni delle relazioni e degli assetti ma anche perché ancora fortemente sostenuta dalla retorica del progresso tecnologico, di quel tecnosoluzionismo secondo il quale i problemi generati da sistemi tecnici precedenti possano essere riparati da sistemi tecnici più avanzati (Morozov, 2014). È proprio sul progresso che poggia la fiducia di futuri sempre «tecnorisolti» in riferimento a questioni ambientali ma anche economiche e sociali. Già negli anni ’90, si moltiplicavano i tentativi di migliorare le prestazioni ambientali delle tecnologie in uso ponendo l’accento sui processi di innovazione associati alle singole tecnologie e di lì a breve lo sforzo si è esteso alla trasformazione dei regimi tecnologici e dunque dei sistemi interconnessi di artefatti, istituzioni, regole e norme (Berkhout, Smith & Stirling, 2004). Il forte sostegno ai rimedi tecnici procede con la diffusa speranza di un cambiamento esternalizzato, che non pregiudica il miglioramento continuo di abitudini, disponibilità e comfort (si veda Mateus & Roussilhe, 2023). Non secondario è il ruolo del mercato che, oltre a sostenere l’associazione tra progresso scientifico, tecnico e sociale (Ibid.), non è indifferente alla diffusa sostituzione degli apparati socio-tecnici, a confermare l’ipotesi di “un processo di distruzione creatrice” di Schumpeter secondo la quale le rivoluzioni tecnologiche demoliscono le obsolete tecnologie e le rimpiazzano con delle nuove (si veda Veblem, 1990). da "Mondializzazione e nuove opportunità" di Giuseppe De Luca e Antonio AciernoI documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



