Nel divenire cornice epistemica, l’Antropocene riorienta la nostra percezione del mondo, del tempo e del linguaggio, divenendo la chiave per comprendere la complessità del presente e le trasformazioni profonde che investono l’immaginario contemporaneo. In tale contesto, la Letteratura si configura come uno spazio privilegiato, mentre le storie, i linguaggi e le forme narrative si trasformano per accogliere una nuova sensibilità ecologica, dove la distinzione tra soggetto e ambiente, tra umano e non umano, si fa porosa, interdipendente, a tratti inquietante. Emergono allora nuove categorie che non solo arricchiscono il nostro vocabolario teorico, ma ristrutturano le modalità stesse del raccontare. I contributi raccolti in questo volume si muovono lungo le linee di frattura aventi lo scopo di interrogare la funzione dello storytelling in quella che è ormai divenuta la Sesta estinzione di massa. Al centro vi è un’idea di racconto come dispositivo sensibile, capace di registrare le tensioni del presente e, insieme, di articolare forme inedite di coabitazione, memoria e responsabilità. Va da sé che l’immaginazione narrativa diventi uno strumento critico ed etico per attraversare il nostro tempo: un tempo “fuori asse”, stratificato, contaminato, eppure ancora narrabile.

Antropocene 4800. Letteratura, ambiente, ecocritica / Salvadori Diego; Niccolò Cencetti. - STAMPA. - 6:(2025), pp. 1-228.

Antropocene 4800. Letteratura, ambiente, ecocritica

Salvadori Diego
;
2025

Abstract

Nel divenire cornice epistemica, l’Antropocene riorienta la nostra percezione del mondo, del tempo e del linguaggio, divenendo la chiave per comprendere la complessità del presente e le trasformazioni profonde che investono l’immaginario contemporaneo. In tale contesto, la Letteratura si configura come uno spazio privilegiato, mentre le storie, i linguaggi e le forme narrative si trasformano per accogliere una nuova sensibilità ecologica, dove la distinzione tra soggetto e ambiente, tra umano e non umano, si fa porosa, interdipendente, a tratti inquietante. Emergono allora nuove categorie che non solo arricchiscono il nostro vocabolario teorico, ma ristrutturano le modalità stesse del raccontare. I contributi raccolti in questo volume si muovono lungo le linee di frattura aventi lo scopo di interrogare la funzione dello storytelling in quella che è ormai divenuta la Sesta estinzione di massa. Al centro vi è un’idea di racconto come dispositivo sensibile, capace di registrare le tensioni del presente e, insieme, di articolare forme inedite di coabitazione, memoria e responsabilità. Va da sé che l’immaginazione narrativa diventi uno strumento critico ed etico per attraversare il nostro tempo: un tempo “fuori asse”, stratificato, contaminato, eppure ancora narrabile.
2025
9788833292656
Salvadori Diego; Niccolò Cencetti
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificatore per citare o creare un link a questa risorsa: https://hdl.handle.net/2158/1431097
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact