Abstract ITA L’articolo propone note di ricerca e qualche indizio sulla definizione di diversità temporale nell’ambito delle discipline legate al progetto paesaggistico. Dopo una breve ricognizione sulla letteratura che negli ultimi decenni si è occupata di affrontare le tematiche connesse alle dimensioni storica e temporale dei paesaggi, il saggio esplora le affinità tra gli strumenti teorici e operativi delle scienze archeologiche (in particolare legati al tema del contesto e delle indagini stratigrafiche) e la lettura “archeologica”, così come sperimentata da autori diversi nel campo del progetto di paesaggio. Riflettendo sul concetto di diversità biologica e reinterpretandolo secondo una dimensione di ricerca specificamente progettuale, si propone l’introduzione del termine diversità temporale, da intendersi come varietà di fasi storiche, sequenze evolutive e documentazioni cronologiche, visibili o invisibili, presenti o anche solo percepibili in un determinato spazio aperto o contesto paesaggistico. Abstract ENG The article offers research notes and some hints on the definition of temporal diversity in the disciplines related to landscape design. After having carried out a quick survey of the literature that in recent decades has dealt with exploring the issues related to the historical and temporal dimensions of landscapes, the essay explores the affinities between the theoretical and operational tools of archaeological sciences (in particular linked to the theme of context and stratigraphic investigations) and the "archaeological" reading, as experimented by various authors in the field of landscape design. Reflecting on the concept of biological diversity and trying to reinterpret it according to a specifically design research dimension, the introduction of the term temporal diversity is proposed, to be understood as a variety of historical phases, evolutionary sequences, chronological documentation, visible or invisible, present or even just perceptible in a given open space or landscape context.

Progetto paesaggistico e sguardi archeologici. Appunti di ricerca sulla diversità temporale / Tessa Matteini. - In: RI-VISTA. RICERCHE PER LA PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO. - ISSN 1724-6768. - ELETTRONICO. - 02-2024:(2025), pp. 48-61. [10.36253/rv-16421]

Progetto paesaggistico e sguardi archeologici. Appunti di ricerca sulla diversità temporale

Tessa Matteini
2025

Abstract

Abstract ITA L’articolo propone note di ricerca e qualche indizio sulla definizione di diversità temporale nell’ambito delle discipline legate al progetto paesaggistico. Dopo una breve ricognizione sulla letteratura che negli ultimi decenni si è occupata di affrontare le tematiche connesse alle dimensioni storica e temporale dei paesaggi, il saggio esplora le affinità tra gli strumenti teorici e operativi delle scienze archeologiche (in particolare legati al tema del contesto e delle indagini stratigrafiche) e la lettura “archeologica”, così come sperimentata da autori diversi nel campo del progetto di paesaggio. Riflettendo sul concetto di diversità biologica e reinterpretandolo secondo una dimensione di ricerca specificamente progettuale, si propone l’introduzione del termine diversità temporale, da intendersi come varietà di fasi storiche, sequenze evolutive e documentazioni cronologiche, visibili o invisibili, presenti o anche solo percepibili in un determinato spazio aperto o contesto paesaggistico. Abstract ENG The article offers research notes and some hints on the definition of temporal diversity in the disciplines related to landscape design. After having carried out a quick survey of the literature that in recent decades has dealt with exploring the issues related to the historical and temporal dimensions of landscapes, the essay explores the affinities between the theoretical and operational tools of archaeological sciences (in particular linked to the theme of context and stratigraphic investigations) and the "archaeological" reading, as experimented by various authors in the field of landscape design. Reflecting on the concept of biological diversity and trying to reinterpret it according to a specifically design research dimension, the introduction of the term temporal diversity is proposed, to be understood as a variety of historical phases, evolutionary sequences, chronological documentation, visible or invisible, present or even just perceptible in a given open space or landscape context.
2025
02-2024
48
61
Goal 15: Life on land
Tessa Matteini
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