Il verbenone è una sostanza ampiamente riconosciuta per il suo effetto repellente nei confronti degli insetti scolitidi. Numerosi studi hanno indagato l'efficacia di questa sostanza nel contrastare le infestazioni di vari scolitidi di rilevanza forestale. Tuttavia, l'effetto del verbenone su altri insetti saproxilici, che popolano gli ecosistemi forestali e interagiscono con le specie dannose, non è ancora stato studiato in maniera adeguata. Questo aspetto richiede ulteriori approfondimenti per comprendere meglio le potenzialità e le implicazioni di questa sostanza nell'ambito della gestione forestale. L’obiettivo di questo studio è stato proprio di valutare l’impatto del verbenone sui coleotteri saproxilici di una pineta mediterranea situata in Toscana. Inoltre, è stata analizzata la composizione delle comunità di coleotteri saproxilici in due ambienti distinti: un’area dominata da vegetazione erbacea e arbustiva e una pineta di pino marittimo (Pinus pinaster). A tale scopo, sono state utilizzate 10 trappole innescate con il feromone di aggregazione di Ips sexdentatus, uno scolitide particolarmente temuto in queste pinete. In cinque di queste trappole è stato aggiunto anche un dispenser di verbenone, mentre altre cinque sono state utilizzate come controllo. In totale, sono stati catturati 9.440 coleotteri, afferenti a 32 famiglie e 57 specie diverse. Gli scolitidi (principalmente Orthotomicus erosus) costituivano circa l'80% dei coleotteri catturati, mentre i predatori, con 12 specie diverse, rappresentavano circa il 17%. Per alcune di queste specie gli effetti del verbenone erano già noti, mentre per molte altre non erano presenti informazioni in letteratura. I nostri risultati hanno mostrato una riduzione significativa delle catture per alcune specie di scolitidi, come I. sexdentatus e O. erosus, mentre altre, tra cui Hylurgus ligniperda, hanno registrato un aumento delle catture in presenza del verbenone. Per quanto riguarda i predatori, Thanasimus formicarius ha mostrato una riduzione del 73% nelle catture, mentre altre specie, come Plegaderus otti, Corticeus pini e Aulonium ruficorne, sono risultate significativamente attratte dal verbenone. Infine, abbiamo osservato una maggiore diversità specifica di coleotteri saproxilici nelle aree aperte rispetto agli ambienti a maggiore densità boschiva. Nelle trappole collocate in aree aperte, la dominanza degli scolitidi era inferiore, mentre la proporzione di predatori, il numero totale di specie e il numero di specie uniche erano più elevati. Questo risultato è in linea con studi precedenti che hanno documentato una maggiore diversità di coleotteri saproxilici in habitat eterogenei con una maggiore apertura della copertura arborea. I nostri dati suggeriscono che la struttura dell'habitat, in particolare il livello di copertura della chioma, svolga un ruolo significativo nella composizione delle comunità di coleotteri saproxilici. Il nostro studio evidenzia altresì che il verbenone, pur essendo efficace nel repellere alcuni scolitidi target, può avere effetti variabili su altre specie di coleotteri saproxilici, incluse alcune specie di predatori. L’impiego del verbenone nella gestione forestale deve quindi essere attentamente valutato, tenendo conto non solo della riduzione degli scolitidi dannosi, ma anche delle possibili ripercussioni sull’intero ecosistema saproxilico. Ulteriori studi permetteranno di comprendere meglio i meccanismi alla base di queste risposte e di ottimizzare le strategie di gestione forestale che prevedono l’uso di questa sostanza.

Verbenone e Feromoni di Aggregazione di Scolitidi in Pineta: Effetti sulle Comunità di Coleotteri Saproxilici / Matteo Bracalini; Guido Tellini Florenzano; Tiziana Panzavolta. - ELETTRONICO. - (2025), pp. 213-213. (Intervento presentato al convegno XVIII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia. Siena 16-20 Giugno 2025).

Verbenone e Feromoni di Aggregazione di Scolitidi in Pineta: Effetti sulle Comunità di Coleotteri Saproxilici

Matteo Bracalini;Guido Tellini Florenzano;Tiziana Panzavolta
2025

Abstract

Il verbenone è una sostanza ampiamente riconosciuta per il suo effetto repellente nei confronti degli insetti scolitidi. Numerosi studi hanno indagato l'efficacia di questa sostanza nel contrastare le infestazioni di vari scolitidi di rilevanza forestale. Tuttavia, l'effetto del verbenone su altri insetti saproxilici, che popolano gli ecosistemi forestali e interagiscono con le specie dannose, non è ancora stato studiato in maniera adeguata. Questo aspetto richiede ulteriori approfondimenti per comprendere meglio le potenzialità e le implicazioni di questa sostanza nell'ambito della gestione forestale. L’obiettivo di questo studio è stato proprio di valutare l’impatto del verbenone sui coleotteri saproxilici di una pineta mediterranea situata in Toscana. Inoltre, è stata analizzata la composizione delle comunità di coleotteri saproxilici in due ambienti distinti: un’area dominata da vegetazione erbacea e arbustiva e una pineta di pino marittimo (Pinus pinaster). A tale scopo, sono state utilizzate 10 trappole innescate con il feromone di aggregazione di Ips sexdentatus, uno scolitide particolarmente temuto in queste pinete. In cinque di queste trappole è stato aggiunto anche un dispenser di verbenone, mentre altre cinque sono state utilizzate come controllo. In totale, sono stati catturati 9.440 coleotteri, afferenti a 32 famiglie e 57 specie diverse. Gli scolitidi (principalmente Orthotomicus erosus) costituivano circa l'80% dei coleotteri catturati, mentre i predatori, con 12 specie diverse, rappresentavano circa il 17%. Per alcune di queste specie gli effetti del verbenone erano già noti, mentre per molte altre non erano presenti informazioni in letteratura. I nostri risultati hanno mostrato una riduzione significativa delle catture per alcune specie di scolitidi, come I. sexdentatus e O. erosus, mentre altre, tra cui Hylurgus ligniperda, hanno registrato un aumento delle catture in presenza del verbenone. Per quanto riguarda i predatori, Thanasimus formicarius ha mostrato una riduzione del 73% nelle catture, mentre altre specie, come Plegaderus otti, Corticeus pini e Aulonium ruficorne, sono risultate significativamente attratte dal verbenone. Infine, abbiamo osservato una maggiore diversità specifica di coleotteri saproxilici nelle aree aperte rispetto agli ambienti a maggiore densità boschiva. Nelle trappole collocate in aree aperte, la dominanza degli scolitidi era inferiore, mentre la proporzione di predatori, il numero totale di specie e il numero di specie uniche erano più elevati. Questo risultato è in linea con studi precedenti che hanno documentato una maggiore diversità di coleotteri saproxilici in habitat eterogenei con una maggiore apertura della copertura arborea. I nostri dati suggeriscono che la struttura dell'habitat, in particolare il livello di copertura della chioma, svolga un ruolo significativo nella composizione delle comunità di coleotteri saproxilici. Il nostro studio evidenzia altresì che il verbenone, pur essendo efficace nel repellere alcuni scolitidi target, può avere effetti variabili su altre specie di coleotteri saproxilici, incluse alcune specie di predatori. L’impiego del verbenone nella gestione forestale deve quindi essere attentamente valutato, tenendo conto non solo della riduzione degli scolitidi dannosi, ma anche delle possibili ripercussioni sull’intero ecosistema saproxilico. Ulteriori studi permetteranno di comprendere meglio i meccanismi alla base di queste risposte e di ottimizzare le strategie di gestione forestale che prevedono l’uso di questa sostanza.
2025
XVIII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia. Siena 16-20 Giugno 2025. Book of abstract
XVIII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia. Siena 16-20 Giugno 2025
Matteo Bracalini; Guido Tellini Florenzano; Tiziana Panzavolta
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