Meta privilegiata del Grand Tour settecentesco nella penisola italiana, Firenze offriva ai viaggiatori stranieri la possibilità di entrare in contatto con un ricco patrimonio librario e documentario. Fondamentale per l’accesso a parte di tali raccolte era la mediazione di figure come quelle dei maîtres de langue, che, lungi dall’essere dei semplici “maestri di lingua”, in più di un’occasione giocavano un ruolo chiave nell’introdurre i grand tourists nel milieu culturale toscano, favorendo la loro frequentazione di archivi, biblioteche pubbliche e private e accademie. L’obiettivo di questo contributo è quello di offrire una prima riflessione sul tema, concentrando l’attenzione sull’abate fiorentino Niccolò Antonio Pillori e sul suo rapporto con uno dei suoi più famosi allievi, lo storico inglese Edward Gibbon, al quale Pillori non solo fece conoscere autori e libri italiani, ma fornì un aiuto indispensabile per la raccolta di fonti per la stesura delle sue opere storiografiche, presentandolo a letterati toscani e adoperandosi per favorire le sue visite alle principali biblioteche fiorentine.
Biblioteche e viaggiatori nella Toscana settecentesca: il ruolo di mediazione culturale di letterati, traduttori e maîtres de langues / Castagnino, Alessia. - STAMPA. - (2025), pp. 89-100. ( Biblioteche in movimento: studiosi, idee, libri in viaggio nel XVIII secolo).
Biblioteche e viaggiatori nella Toscana settecentesca: il ruolo di mediazione culturale di letterati, traduttori e maîtres de langues
Castagnino, Alessia
2025
Abstract
Meta privilegiata del Grand Tour settecentesco nella penisola italiana, Firenze offriva ai viaggiatori stranieri la possibilità di entrare in contatto con un ricco patrimonio librario e documentario. Fondamentale per l’accesso a parte di tali raccolte era la mediazione di figure come quelle dei maîtres de langue, che, lungi dall’essere dei semplici “maestri di lingua”, in più di un’occasione giocavano un ruolo chiave nell’introdurre i grand tourists nel milieu culturale toscano, favorendo la loro frequentazione di archivi, biblioteche pubbliche e private e accademie. L’obiettivo di questo contributo è quello di offrire una prima riflessione sul tema, concentrando l’attenzione sull’abate fiorentino Niccolò Antonio Pillori e sul suo rapporto con uno dei suoi più famosi allievi, lo storico inglese Edward Gibbon, al quale Pillori non solo fece conoscere autori e libri italiani, ma fornì un aiuto indispensabile per la raccolta di fonti per la stesura delle sue opere storiografiche, presentandolo a letterati toscani e adoperandosi per favorire le sue visite alle principali biblioteche fiorentine.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
2025_LibMovit.pdf
Accesso chiuso
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Tutti i diritti riservati
Dimensione
1.57 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.57 MB | Adobe PDF | Richiedi una copia |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



