l progetto “Accessibilità delle fonti del diritto romano”, finanziato da Wikimedia Italia e attivo tra la primavera del 2023 e giugno 2024, ha coinvolto volontari di Wikisource, tecnici di Wikimedia Italia, la Biblioteca di Scienze Sociali dell'Università di Firenze, studenti stagisti e un ricercatore ipovedente specializzato in diritto romano. La sperimentazione si è concentrata su un testo fondamentale per il diritto romano, l'edizione del 1877 delle “Istituzioni di Gaio” di Paul Kruger e Wilelm Studemund. Questo testo era spesso disponibile online senza il suo apparato critico, il che limitava le possibilità di ricerca indipendente per le persone ipovedenti. Il progetto si è svolto in più fasi, concentrandosi sull'accessibilità come processo continuo e sulla creazione di una rete collaborativa tra editori, bibliotecari, istituzioni accademiche, sviluppatori di tecnologie assistive e associazioni per i diritti dei disabili. Ciò anche in previsione dell'entrata in vigore dell'European Accessibility Act nel 2025. Inoltre, è necessario affrontare l'approccio stigmatizzante ancora presente nel contesto universitario nei confronti dei ricercatori con disabilità. Il modello di riferimento per questa iniziativa è quello di una “biblioteca digitale estesa”, che coinvolge attivamente gli utenti per soddisfare le loro esigenze e identificare le difficoltà per trovare soluzioni. Questo approccio rafforza il ruolo del bibliotecario come mediatore e progettista all'interno di una rete collaborativa, promuovendo un ambiente e un prodotto utilizzabile da tutti.

Per una biblioteca digitale inclusiva / Silvia Bruni. - In: BIBLIOTECHE OGGI. - ISSN 0392-8586. - STAMPA. - 2025:(2025), pp. 32-37.

Per una biblioteca digitale inclusiva

Silvia Bruni
2025

Abstract

l progetto “Accessibilità delle fonti del diritto romano”, finanziato da Wikimedia Italia e attivo tra la primavera del 2023 e giugno 2024, ha coinvolto volontari di Wikisource, tecnici di Wikimedia Italia, la Biblioteca di Scienze Sociali dell'Università di Firenze, studenti stagisti e un ricercatore ipovedente specializzato in diritto romano. La sperimentazione si è concentrata su un testo fondamentale per il diritto romano, l'edizione del 1877 delle “Istituzioni di Gaio” di Paul Kruger e Wilelm Studemund. Questo testo era spesso disponibile online senza il suo apparato critico, il che limitava le possibilità di ricerca indipendente per le persone ipovedenti. Il progetto si è svolto in più fasi, concentrandosi sull'accessibilità come processo continuo e sulla creazione di una rete collaborativa tra editori, bibliotecari, istituzioni accademiche, sviluppatori di tecnologie assistive e associazioni per i diritti dei disabili. Ciò anche in previsione dell'entrata in vigore dell'European Accessibility Act nel 2025. Inoltre, è necessario affrontare l'approccio stigmatizzante ancora presente nel contesto universitario nei confronti dei ricercatori con disabilità. Il modello di riferimento per questa iniziativa è quello di una “biblioteca digitale estesa”, che coinvolge attivamente gli utenti per soddisfare le loro esigenze e identificare le difficoltà per trovare soluzioni. Questo approccio rafforza il ruolo del bibliotecario come mediatore e progettista all'interno di una rete collaborativa, promuovendo un ambiente e un prodotto utilizzabile da tutti.
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Silvia Bruni
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