Le Case di Comunità rappresentano un nuovo modello di struttura di assistenza primaria territoriale, che nasce per offrire in modo egualitario e diffuso sul territorio l’erogazione di servizi sociali e sanitari, creando una “comunità” locale della salute. Gli spazi sensoriali, fondati sulla stimolazione dei sensi primari, nascono per supportare il comfort e il benessere delle persone, anche attraverso l’autoregolazione e la personalizzazione dell’ambiente. Esistono molti esempi dell’uso della multisensorialità in ambito sanitario, ma ancora non applicata alle Case di Comunità. In questo contesto può essere molto utile per ridurre lo stress e favorire il comfort psicologico, prima, durante o dopo l’intervento medico; facilitare la navigazione degli spazi in modo inclusivo, anche attraverso tecnologie digitali e assistive; supportare la riabilitazione, sia mentale che fisica, e la promozione della salute. Non esistono linee guida su come progettare questi ambienti o su quali dispositivi digitali usare e come integrali, per cui risulta necessario approfondire la ricerca in questo ambito. Questo contributo vuole presentare alcuni esempi di sensory design a supporto della progettazione degli spazi e in relazione alla sua applicabilità allo specifico contesto delle Case di Comunità, come supporto alle diverse fragilità che vi si possono riscontrare (fisiche, psicologiche o sociali).

Gli spazi sensoriali come supporto alla fragilità nelle Case di Comunità / elena bellini. - In: LABORCARE JOURNAL. - ISSN 2281-5988. - ELETTRONICO. - (2025), pp. 1-5.

Gli spazi sensoriali come supporto alla fragilità nelle Case di Comunità

elena bellini
2025

Abstract

Le Case di Comunità rappresentano un nuovo modello di struttura di assistenza primaria territoriale, che nasce per offrire in modo egualitario e diffuso sul territorio l’erogazione di servizi sociali e sanitari, creando una “comunità” locale della salute. Gli spazi sensoriali, fondati sulla stimolazione dei sensi primari, nascono per supportare il comfort e il benessere delle persone, anche attraverso l’autoregolazione e la personalizzazione dell’ambiente. Esistono molti esempi dell’uso della multisensorialità in ambito sanitario, ma ancora non applicata alle Case di Comunità. In questo contesto può essere molto utile per ridurre lo stress e favorire il comfort psicologico, prima, durante o dopo l’intervento medico; facilitare la navigazione degli spazi in modo inclusivo, anche attraverso tecnologie digitali e assistive; supportare la riabilitazione, sia mentale che fisica, e la promozione della salute. Non esistono linee guida su come progettare questi ambienti o su quali dispositivi digitali usare e come integrali, per cui risulta necessario approfondire la ricerca in questo ambito. Questo contributo vuole presentare alcuni esempi di sensory design a supporto della progettazione degli spazi e in relazione alla sua applicabilità allo specifico contesto delle Case di Comunità, come supporto alle diverse fragilità che vi si possono riscontrare (fisiche, psicologiche o sociali).
2025
1
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elena bellini
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