Tutti parlano di sostenibilità, ma pochi parlano di riparazione che dovrebbe essere il vero tema. Naturalmente questo atto, che è rammendo e rigenerazione al contempo, può avvenire a scala edilizia a scala urbana a scala paesaggistica. C’è persino chi ha parlato di ‘riparare l’umano’. Ora riparazione era in passato inteso un po’ come rimediare a qualcosa che era andato storto. Si facevano a settembre gli esami di riparazione per chi non ce l’aveva fatta a star dentro il programma per il mese di giugno. Ecco io negli ultimi anni, oltre all’impegno accademico, mi sono dedicato a riparare una antica casa di famiglia che é un po’ come una persona cara. La casa è stata costruita dai miei avi sulla sua stessa cava, a partire dal 1860 in un terreno di montagna sul confine tra Austria-Ungheria e Italia. I muri in blocchi di pietra squadrata sono spessi e dipinti a latte di calce. Le stanze sono rettangolari con una finestra verticale al centro di ogni parete a inquadrare gli alberi vicini e le montagne intorno. I pavimenti erano, e sono ancora, in legno di larice con tavole larghe a rincorrersi, tirate nel tempo bianche con la varichina.

riparazione e alta manutenzione di casa Pischel e del suo parco / francesco valerio collotti. - (2025), pp. 78-79.

riparazione e alta manutenzione di casa Pischel e del suo parco

francesco valerio collotti
2025

Abstract

Tutti parlano di sostenibilità, ma pochi parlano di riparazione che dovrebbe essere il vero tema. Naturalmente questo atto, che è rammendo e rigenerazione al contempo, può avvenire a scala edilizia a scala urbana a scala paesaggistica. C’è persino chi ha parlato di ‘riparare l’umano’. Ora riparazione era in passato inteso un po’ come rimediare a qualcosa che era andato storto. Si facevano a settembre gli esami di riparazione per chi non ce l’aveva fatta a star dentro il programma per il mese di giugno. Ecco io negli ultimi anni, oltre all’impegno accademico, mi sono dedicato a riparare una antica casa di famiglia che é un po’ come una persona cara. La casa è stata costruita dai miei avi sulla sua stessa cava, a partire dal 1860 in un terreno di montagna sul confine tra Austria-Ungheria e Italia. I muri in blocchi di pietra squadrata sono spessi e dipinti a latte di calce. Le stanze sono rettangolari con una finestra verticale al centro di ogni parete a inquadrare gli alberi vicini e le montagne intorno. I pavimenti erano, e sono ancora, in legno di larice con tavole larghe a rincorrersi, tirate nel tempo bianche con la varichina.
2025
francesco valerio collotti
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