Il crescente conflitto tra interessi diversi nell'uso delle risorse naturali richiede una integrazione tra pianificazione economico-territoriale e pianificazione ambientale che abbia come obiettivo una gestione complessiva del territorio volta alla conservazione delle strutture ecosistemiche ed alla stabilità. Questa integrazione dovrebbe trovare una prima operativa attuazione proprio nelle aree protette e nei parchi, che si configurano certamente come aree di sperimentazione di un modo di governo del territorio e di uso delle risorse naturali volto ad uno sviluppo ecologicamente compatibile. La sperimentazione di un nuovo processo pianificatorio e di modelli di gestione nelle aree parco potrebbe configurarsi come metodologia operativa per un generale governo del territorio a valenza ambientale, superando la logica della protezione di singole aree come "isole felici" e mirando ad una strategia di conservazione attiva estesa a tutto il sistema territoriale. La pianificazione e la gestione di un parco dovrebbero costituire i modi di una armonizzazione tra le necessità della conservazione e le richieste di uso antropico delle risorse naturali, tra il mantenimento degli equilibri dinamici delle strutture ecosistemiche ed i bisogni di sviluppo economico delle popolazioni locali, ma la definizione-istituzione di un'area protetta non ha necessariamente significato l'automatica messa in moto degli auspicati meccanismi dello "sviluppo sostenibile". Appare dunque significativa una verifica delle modalità e degli effetti delle sistemi di pianificazione e gestione attivati e operanti per saggiare se questi effettivamente hanno avuto successo o meno in alcune aree protette europee ed italiane. Il volume si pone, dunque, come obiettivo non solo quello della definizione dei termini del problema "pianificazione e gestione" per l'area protetta, ma anche di fare il punto sul "sistema delle aree protette" e sugli organi di governo e gli strumenti di programmazione ad esso connesso. Parte consistente del testo è costituita dagli esisti di una ricerca C.N.R. (n°92.02997.07), sviluppatasi presso il Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio dell'Università di Firenze, sulla comparazione di esperienze di pianificazione e gestione di aree protette in Italia ed in altri paesi europei quali la Spagna, la Gran Bretagna, la Polonia e la Francia. Il raffronto tra aree protette con caratteristiche ambientali e problematiche molto simili tra loro, zone umide, aree di costa, zone montane, aree collinari e parchi marini, ha permesso un bilancio comparato tra sistemi di pianificazione e gestione diversi, ma applicati per situazioni analoghe e perciò valutabili nel loro grado di incidenza sui territori interessati.
Pianificazione e gestione delle aree protette in Europa / G.Ferrara;L.Vallerini. - STAMPA. - (1996), pp. 11-341.
Pianificazione e gestione delle aree protette in Europa
FERRARA, GUIDO;VALLERINI, LORENZO
1996
Abstract
Il crescente conflitto tra interessi diversi nell'uso delle risorse naturali richiede una integrazione tra pianificazione economico-territoriale e pianificazione ambientale che abbia come obiettivo una gestione complessiva del territorio volta alla conservazione delle strutture ecosistemiche ed alla stabilità. Questa integrazione dovrebbe trovare una prima operativa attuazione proprio nelle aree protette e nei parchi, che si configurano certamente come aree di sperimentazione di un modo di governo del territorio e di uso delle risorse naturali volto ad uno sviluppo ecologicamente compatibile. La sperimentazione di un nuovo processo pianificatorio e di modelli di gestione nelle aree parco potrebbe configurarsi come metodologia operativa per un generale governo del territorio a valenza ambientale, superando la logica della protezione di singole aree come "isole felici" e mirando ad una strategia di conservazione attiva estesa a tutto il sistema territoriale. La pianificazione e la gestione di un parco dovrebbero costituire i modi di una armonizzazione tra le necessità della conservazione e le richieste di uso antropico delle risorse naturali, tra il mantenimento degli equilibri dinamici delle strutture ecosistemiche ed i bisogni di sviluppo economico delle popolazioni locali, ma la definizione-istituzione di un'area protetta non ha necessariamente significato l'automatica messa in moto degli auspicati meccanismi dello "sviluppo sostenibile". Appare dunque significativa una verifica delle modalità e degli effetti delle sistemi di pianificazione e gestione attivati e operanti per saggiare se questi effettivamente hanno avuto successo o meno in alcune aree protette europee ed italiane. Il volume si pone, dunque, come obiettivo non solo quello della definizione dei termini del problema "pianificazione e gestione" per l'area protetta, ma anche di fare il punto sul "sistema delle aree protette" e sugli organi di governo e gli strumenti di programmazione ad esso connesso. Parte consistente del testo è costituita dagli esisti di una ricerca C.N.R. (n°92.02997.07), sviluppatasi presso il Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio dell'Università di Firenze, sulla comparazione di esperienze di pianificazione e gestione di aree protette in Italia ed in altri paesi europei quali la Spagna, la Gran Bretagna, la Polonia e la Francia. Il raffronto tra aree protette con caratteristiche ambientali e problematiche molto simili tra loro, zone umide, aree di costa, zone montane, aree collinari e parchi marini, ha permesso un bilancio comparato tra sistemi di pianificazione e gestione diversi, ma applicati per situazioni analoghe e perciò valutabili nel loro grado di incidenza sui territori interessati.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.