All’origine degli “Eretici italiani del Cinquecento”. Nuovi documenti del carteggio Bainton-Cantimori (1932-1940), “Archivio storico italiano”, CLXIII, 2005, pp. 531-593 ISSN 0391-7770 Il saggio analizza, sulla base della loro corrispondenza inedita, il rapporto intellettuale e personale instauratosi, a partire dal 1932, tra i due grandi storici della Riforma Delio Cantimori e Roland H. Bainton. Il carteggio consente di ricostruire il percorso culturale compiuto da Cantimori nelle sue ricerche sugli eretici italiani del Cinquecento, sfociate nel suo testo pionieristico e ancora fondamentale intitolato, appunto, Eretici italiani del Cinquecento: in esso, grazie alla scoperta dei fondi documentari svizzeri e alle sollecitazioni intellettuali di Bainton, Cantimori passò da un’impostazione filosofica e fascista del problema a una più fondata ricostruzione e analisi storica del contributo degli eretici italiani allo sviluppo del pensiero europeo. Il carteggio registra anche l’evoluzione cantimoriana dal fascismo al comunismo, in tutta la sua ambiguità e le sue contraddizioni. D’altra parte, le lettere chiariscono il contributo dato dallo studioso italiano allo sviluppo delle ricerche sul non conformismo religioso di Bainton e le ragioni del pur fragile equilibrio creatosi tra personalità molto diverse per comportamenti e inclinazioni intellettuali: ragioni che attingono alla condivisione di ideali di tolleranza. In appendice al contributo sono pubblicate le lettere che i due storici si scambiarono che colmano una lacuna del carteggio tra i due storici recentemente edito da John Tedeschi
Alle origini degli Eretici italiani del Cinquecento. Nuovi documenti del carteggio Bainton-Cantimori (1932-1940) / L. Felici. - In: ARCHIVIO STORICO ITALIANO. - ISSN 0391-7770. - STAMPA. - 3:(2005), pp. 531-593.
Alle origini degli Eretici italiani del Cinquecento. Nuovi documenti del carteggio Bainton-Cantimori (1932-1940)
FELICI, LUCIA
2005
Abstract
All’origine degli “Eretici italiani del Cinquecento”. Nuovi documenti del carteggio Bainton-Cantimori (1932-1940), “Archivio storico italiano”, CLXIII, 2005, pp. 531-593 ISSN 0391-7770 Il saggio analizza, sulla base della loro corrispondenza inedita, il rapporto intellettuale e personale instauratosi, a partire dal 1932, tra i due grandi storici della Riforma Delio Cantimori e Roland H. Bainton. Il carteggio consente di ricostruire il percorso culturale compiuto da Cantimori nelle sue ricerche sugli eretici italiani del Cinquecento, sfociate nel suo testo pionieristico e ancora fondamentale intitolato, appunto, Eretici italiani del Cinquecento: in esso, grazie alla scoperta dei fondi documentari svizzeri e alle sollecitazioni intellettuali di Bainton, Cantimori passò da un’impostazione filosofica e fascista del problema a una più fondata ricostruzione e analisi storica del contributo degli eretici italiani allo sviluppo del pensiero europeo. Il carteggio registra anche l’evoluzione cantimoriana dal fascismo al comunismo, in tutta la sua ambiguità e le sue contraddizioni. D’altra parte, le lettere chiariscono il contributo dato dallo studioso italiano allo sviluppo delle ricerche sul non conformismo religioso di Bainton e le ragioni del pur fragile equilibrio creatosi tra personalità molto diverse per comportamenti e inclinazioni intellettuali: ragioni che attingono alla condivisione di ideali di tolleranza. In appendice al contributo sono pubblicate le lettere che i due storici si scambiarono che colmano una lacuna del carteggio tra i due storici recentemente edito da John TedeschiFile | Dimensione | Formato | |
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