Organizzazioni internazionali, giurisdizione civile e controversie di lavoro fra diritto interno ed "europeo": una digressione sul metodo comparativo

La prima parte dell'articolo è pubblicata nel fascicolo n.2/2003 e la seconda nel fascicolo n.3/2003 (rispettivamente a pp. 223-256 e pp.539-596) della Rivista Critica di Diritto del Lavoro. Si tratta di un ampio saggio, dedicato al tema dei limiti all'immunità dalla giurisdizione nazionale delle organizzazioni internazionali. Dopo una prima parte, in cui si ripropongono le principali soluzioni accolte, nei diversi modelli statali, si descrive analiticamente l'orientamento della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, alla luce di alcuni recenti decisioni. Inoltre, ci si sofferma su un'importante pronuncia resa dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la quale si è affermata la competenza giurisdizionale delle autorità italiane, in relazione alle organizzazioni internazionali presenti nel territorio dello Stato che ivi svolgano attività non implicanti deroghe o limiti alla competenza giurisdizionale statale. La parte conclusiva del lavoro propone, infine, una riflessione sull'apporto della comparazione giuridica agli studi di diritto internazionale, specie nella prospettiva internazional-privatistica. Scopo centrale del saggio è quello di proporre una visione critica delle tradizionali partizioni, che vedono il diritto comparato in un'ottica esclusivamente legata alle singole realtà nazionali, contrapposte tra loro, senza tener conto degli apporti del diritto dell'Unione Europea, della giurisprudenza della Corte di Strasburgo e delle fonti di diritto internazionale, pattizio e consuetudinario. Il saggio è stato redatto su proposta di uno dei componenti del Comitato di redazione e quindi valutato da tutti i suoi componenti nonché dalla Direzione della rivista.