Alla accresciuta domanda di prodotti zootecnici di qualità verificatasi in molte zone montane, si è accompagnata la richiesta di nuove superfici da adibire al pascolo. La scelta delle aree da recuperare per tale attività, in accordo con quanto previsto dalle normative Regionali, non può prescindere da una pianificazione che si avvalga di strumenti conoscitivi che quantifichino e analizzino i cambiamenti nell’uso del suolo avvenuti nel tempo. Gli Autori affrontano questi temi prendendo come caso di studio quello del territorio di due Comuni nell’Appennino pistoiese. I risultati dell’analisi mettono in evidenza come negli ultimi decenni la superficie delle aree aperte sia notevolmente ridotta, e quella delle aree agricole quasi del tutto scomparsa, a vantaggio di arbusteti e boschi di neoformazione. Notevole inoltre la diminuzione di quelle superfici forestali, come ad esempio i castagneti da frutto, storicamente utilizzati anche per attività di pascolo.
Il recupero delle aree aperte di montagna: analisi delle variazioni dell'uso del suolo in due comuni della montagna pistoiese / A. Bonavita; G. Calamini; P. Pellegrini. - In: L'ITALIA FORESTALE E MONTANA. - ISSN 0021-2776. - STAMPA. - LXII - 1:(2007), pp. 1-13.
Il recupero delle aree aperte di montagna: analisi delle variazioni dell'uso del suolo in due comuni della montagna pistoiese.
CALAMINI, GIANFRANCO;PELLEGRINI, PAOLO
2007
Abstract
Alla accresciuta domanda di prodotti zootecnici di qualità verificatasi in molte zone montane, si è accompagnata la richiesta di nuove superfici da adibire al pascolo. La scelta delle aree da recuperare per tale attività, in accordo con quanto previsto dalle normative Regionali, non può prescindere da una pianificazione che si avvalga di strumenti conoscitivi che quantifichino e analizzino i cambiamenti nell’uso del suolo avvenuti nel tempo. Gli Autori affrontano questi temi prendendo come caso di studio quello del territorio di due Comuni nell’Appennino pistoiese. I risultati dell’analisi mettono in evidenza come negli ultimi decenni la superficie delle aree aperte sia notevolmente ridotta, e quella delle aree agricole quasi del tutto scomparsa, a vantaggio di arbusteti e boschi di neoformazione. Notevole inoltre la diminuzione di quelle superfici forestali, come ad esempio i castagneti da frutto, storicamente utilizzati anche per attività di pascolo.File | Dimensione | Formato | |
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