Il crescente interesse per la valorizzazione del vasto patrimonio storico-artistico italiano e la necessità di una migliore conservazione delle opere richiedono la valutazione dell’impiego di idonei impianti di climatizzazione. Ciò è ancora più importante quando lo stesso edificio è di per sé opera d’arte, come nel caso del Salone dei Cinquecento oggetto del presente lavoro. I requisiti di stabilità delle condizioni microclimatiche sono tra i più vincolanti. E’ necessario ridurre le oscillazioni delle grandezze termofisiche, più pericolose spesso dei valori assoluti di esse, assicurando un sufficiente livello di benessere agli utenti. La necessità della climatizzazione del Salone si lega all’utilizzo, anche di rappresentanza, che se ne fa dello stesso così come al risparmio ed uso razionale dell’energia. Le condizioni invernali sono spesso lontane dalla condizione di comfort; in estate il problema è meno sentito. Data la struttura architettonica del Salone e la mancanza di spazi e vani in cui alloggiare gli impianti, la soluzione proposta in questo articolo è basata sulla minima incidenza e sul concetto di reversibilità, cioè la possibilità di ripristinare le condizioni attuali nel modo più rapido possibile. Viene proposta come soluzione impiantistica una pedana che contiene gli impianti appoggiata al pavimento esistente. Essa deve essere, per quanto possibile, modulare: modularità intesa sia in senso costruttivo che funzionale. Questo sistema, che rientra nella soluzione di pannelli radianti sottili poggianti su di un isolante, protetti superiormente da una lastra metallica per permettere di appoggiare le sedie ed il transito delle persone, è stato studiato con una simulazione in transitorio.
UNA PROPOSTA PER LA CLIMATIZZAZIONE AMBIENTALE DEL SALONE DEI CINQUECENTO, / G. GRAZZINI; C. BALOCCO. - ELETTRONICO. - (2006), pp. 1-6. (Intervento presentato al convegno ATTI DEL CONVEGNO AICARR tenutosi a PADOVA nel giugno).
UNA PROPOSTA PER LA CLIMATIZZAZIONE AMBIENTALE DEL SALONE DEI CINQUECENTO,
GRAZZINI, GIUSEPPE;BALOCCO, CARLA
2006
Abstract
Il crescente interesse per la valorizzazione del vasto patrimonio storico-artistico italiano e la necessità di una migliore conservazione delle opere richiedono la valutazione dell’impiego di idonei impianti di climatizzazione. Ciò è ancora più importante quando lo stesso edificio è di per sé opera d’arte, come nel caso del Salone dei Cinquecento oggetto del presente lavoro. I requisiti di stabilità delle condizioni microclimatiche sono tra i più vincolanti. E’ necessario ridurre le oscillazioni delle grandezze termofisiche, più pericolose spesso dei valori assoluti di esse, assicurando un sufficiente livello di benessere agli utenti. La necessità della climatizzazione del Salone si lega all’utilizzo, anche di rappresentanza, che se ne fa dello stesso così come al risparmio ed uso razionale dell’energia. Le condizioni invernali sono spesso lontane dalla condizione di comfort; in estate il problema è meno sentito. Data la struttura architettonica del Salone e la mancanza di spazi e vani in cui alloggiare gli impianti, la soluzione proposta in questo articolo è basata sulla minima incidenza e sul concetto di reversibilità, cioè la possibilità di ripristinare le condizioni attuali nel modo più rapido possibile. Viene proposta come soluzione impiantistica una pedana che contiene gli impianti appoggiata al pavimento esistente. Essa deve essere, per quanto possibile, modulare: modularità intesa sia in senso costruttivo che funzionale. Questo sistema, che rientra nella soluzione di pannelli radianti sottili poggianti su di un isolante, protetti superiormente da una lastra metallica per permettere di appoggiare le sedie ed il transito delle persone, è stato studiato con una simulazione in transitorio.File | Dimensione | Formato | |
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