Il volume“Despecializzazione, rispecializzazione, autoriconoscimento: l’evoluzione dei sistemi locali nella globalizzazione” (Brigati, 2007) contiene i lavori dell’Unità Locale di Firenze del Prin 2004 “Sviluppo locale: territorio, attori, progetti, confronti internazionali” coordinato da Piepaolo Faggi (Padova). Manifesto metodologico dell’Unità di ricerca (vedi anche l’introduzione al volume, pp. 15-22), il contributo di Francesco Dini (“Ciclicità e incroci trans-scalari nello sviluppo locale”, pp. 23-58) viene segnalato come lavoro originale per la VQR 2004-2010. Questo lavoro trae spunto dalla concettualizzazione dello sviluppo locale per sostenere: a) che l’attuale, considerevole rilievo empirico della dimensione locale nel divenire dei fenomeni non è un'originalità emersa nei tre-quattro decenni a cavallo millennio (né il semplice frutto, altrettanto originale, di un mutamento percettivo dell'osservatore), ma un evento ricorrente e periodico, legato a regolarità empiricamente verificabili nei processi geografici di ristrutturazione dei mercati; b) che la distinzione convenzionale fra “esogeno” ed “endogeno”, largamente utilizzata dalle scienze sociali (oggi con grande enfasi sull’”endogeno”), nasconde più cose di quante ne metta in luce, giacché occulta la trans-scalarità di relazioni e processi (quanto a dire uno dei contributi più originali e specialistici che la geografia economico-politica può rendere disponibili alle scienze sociali stesse). E’ vero che la complessità insita nel concetto di trans-scalarità è assai difficilmente riducibile, né il problema è risolto introducendo una categoria meso fra esogeno ed endogeno. Scontando la natura continua dei fenomeni, e allo scopo di postulare una segmentazione in fasi internamente coerenti che consenta un approccio analitico alla trans-scalarità, vengono successivamente individuati i “cicli sistemici di organizzazione territoriale”. All’interno di ciascuno di questi vigono specifiche prescrizioni nel rapporto fra attori e risorse e in quello fra ecosistema ed ecosistema, essenzialmente alla luce delle piattaforme tecnologiche (alla Perez-Freeman), dei processi di creazione di ricchezza, dei processi di formazione-evoluzione dello stato e della riclassificazione delle priorità etico-politiche. Tali prescrizioni rappresentano l’insieme di regole che governano l’evoluzione delle forme organizzative locali e l’evoluzione delle relazioni che un’economia geografica intrattiene con l’esterno, alle varie scale. Keywords: locale, endogeno, esogeno, trans-scalarità, cicli sistemici di organizzazione territoriale. Settori europei di ricerca: SH3_9 spatial development, land use, regional planning e SH3_11 infrastructures, human and political geography, settlements (come punto di osservazione di SH1_1 macroeconomics, business cycles), SH1_11 international trade, economic geography.
Despecializzazione, rispecializzazione, autoriconoscimento. L'evoluzione dei sistemi locali nella globalizzazione / F. Dini. - STAMPA. - (2007), pp. 3-272.
Despecializzazione, rispecializzazione, autoriconoscimento. L'evoluzione dei sistemi locali nella globalizzazione
DINI, FRANCESCO
2007
Abstract
Il volume“Despecializzazione, rispecializzazione, autoriconoscimento: l’evoluzione dei sistemi locali nella globalizzazione” (Brigati, 2007) contiene i lavori dell’Unità Locale di Firenze del Prin 2004 “Sviluppo locale: territorio, attori, progetti, confronti internazionali” coordinato da Piepaolo Faggi (Padova). Manifesto metodologico dell’Unità di ricerca (vedi anche l’introduzione al volume, pp. 15-22), il contributo di Francesco Dini (“Ciclicità e incroci trans-scalari nello sviluppo locale”, pp. 23-58) viene segnalato come lavoro originale per la VQR 2004-2010. Questo lavoro trae spunto dalla concettualizzazione dello sviluppo locale per sostenere: a) che l’attuale, considerevole rilievo empirico della dimensione locale nel divenire dei fenomeni non è un'originalità emersa nei tre-quattro decenni a cavallo millennio (né il semplice frutto, altrettanto originale, di un mutamento percettivo dell'osservatore), ma un evento ricorrente e periodico, legato a regolarità empiricamente verificabili nei processi geografici di ristrutturazione dei mercati; b) che la distinzione convenzionale fra “esogeno” ed “endogeno”, largamente utilizzata dalle scienze sociali (oggi con grande enfasi sull’”endogeno”), nasconde più cose di quante ne metta in luce, giacché occulta la trans-scalarità di relazioni e processi (quanto a dire uno dei contributi più originali e specialistici che la geografia economico-politica può rendere disponibili alle scienze sociali stesse). E’ vero che la complessità insita nel concetto di trans-scalarità è assai difficilmente riducibile, né il problema è risolto introducendo una categoria meso fra esogeno ed endogeno. Scontando la natura continua dei fenomeni, e allo scopo di postulare una segmentazione in fasi internamente coerenti che consenta un approccio analitico alla trans-scalarità, vengono successivamente individuati i “cicli sistemici di organizzazione territoriale”. All’interno di ciascuno di questi vigono specifiche prescrizioni nel rapporto fra attori e risorse e in quello fra ecosistema ed ecosistema, essenzialmente alla luce delle piattaforme tecnologiche (alla Perez-Freeman), dei processi di creazione di ricchezza, dei processi di formazione-evoluzione dello stato e della riclassificazione delle priorità etico-politiche. Tali prescrizioni rappresentano l’insieme di regole che governano l’evoluzione delle forme organizzative locali e l’evoluzione delle relazioni che un’economia geografica intrattiene con l’esterno, alle varie scale. Keywords: locale, endogeno, esogeno, trans-scalarità, cicli sistemici di organizzazione territoriale. Settori europei di ricerca: SH3_9 spatial development, land use, regional planning e SH3_11 infrastructures, human and political geography, settlements (come punto di osservazione di SH1_1 macroeconomics, business cycles), SH1_11 international trade, economic geography.File | Dimensione | Formato | |
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