Analisi della questione giuridica "Se configuri il reato di discarica abusiva il deposito di rottami di veicoli da parte del titolare di un’impresa di autodemolizione, debitamente autorizzata al trattamento, al deposito preliminare ed alla messa in riserva dei rifiuti derivanti dall’attività ivi espletata, con modalità difformi da quelle espressamente consentite, su un’area contigua a quella oggetto dell’autorizzazione rilasciata". La questione origina dalla difficoltà di tracciare una netta linea di demarcazione tra la gestione illecita dei rifiuti, poiché svolta in violazione delle prescrizioni imposte dall’autorizzazione amministrativa concessa o in totale assenza della stessa ex art. 256, comma 1, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, e le situazioni in cui è stata realizzata una vera e propria discarica abusiva (art. 256, comma 3, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152). La distinzione non è di poco conto, posto che in caso di condanna per il reato di discarica abusiva - oltre ad un inasprimento delle sanzioni previste per il trattamento illecito dei rifiuti - è disposta altresì la confisca dell’area interessata, se di proprietà dell’autore o del compartecipe del reato, fatti salvi gli obblighi di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi.

Se configuri il reato di discarica abusiva il deposito di rottami di veicoli da parte del titolare di un’impresa di autodemolizione, debitamente autorizzata al trattamento, al deposito preliminare ed alla messa in riserva dei rifiuti derivanti dall’attività ivi espletata, con modalità difformi da quelle espressamente consentite, su un’area contigua a quella oggetto dell’autorizzazione rilasciata / Paonessa, Caterina. - In: STUDIUM IURIS. - ISSN 1722-8387. - STAMPA. - fasc. 1:(2008), pp. 82-83.

Se configuri il reato di discarica abusiva il deposito di rottami di veicoli da parte del titolare di un’impresa di autodemolizione, debitamente autorizzata al trattamento, al deposito preliminare ed alla messa in riserva dei rifiuti derivanti dall’attività ivi espletata, con modalità difformi da quelle espressamente consentite, su un’area contigua a quella oggetto dell’autorizzazione rilasciata

PAONESSA, CATERINA
2008

Abstract

Analisi della questione giuridica "Se configuri il reato di discarica abusiva il deposito di rottami di veicoli da parte del titolare di un’impresa di autodemolizione, debitamente autorizzata al trattamento, al deposito preliminare ed alla messa in riserva dei rifiuti derivanti dall’attività ivi espletata, con modalità difformi da quelle espressamente consentite, su un’area contigua a quella oggetto dell’autorizzazione rilasciata". La questione origina dalla difficoltà di tracciare una netta linea di demarcazione tra la gestione illecita dei rifiuti, poiché svolta in violazione delle prescrizioni imposte dall’autorizzazione amministrativa concessa o in totale assenza della stessa ex art. 256, comma 1, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, e le situazioni in cui è stata realizzata una vera e propria discarica abusiva (art. 256, comma 3, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152). La distinzione non è di poco conto, posto che in caso di condanna per il reato di discarica abusiva - oltre ad un inasprimento delle sanzioni previste per il trattamento illecito dei rifiuti - è disposta altresì la confisca dell’area interessata, se di proprietà dell’autore o del compartecipe del reato, fatti salvi gli obblighi di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi.
2008
fasc. 1
82
83
Goal 16: Peace, justice and strong institutions
Paonessa, Caterina
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