Si pone in rilievo l’importanza dell’analisi compiuta da Erich Auerbach sul concetto di “figura”, osservando come la lezione auerbachiana, che ha per oggetto soprattutto a Dante, avrebbe potuto estendersi utilmente a buona parte della produzione letteraria medievale; invece è rimasta quasi lettera morta, sopraffatta dal maggior successo di altre teorie. Si dimostra anche come le premesse dell’applicazione alla letteratura volgare di quella categoria tipicamente scritturale siano già reperibili in testi celebri, ma spesso misinterpretati, delle letterature d’oc e d’oil.
Auerbach e l’interpretazione dei testi medievali: la lezione di «Figura» (Atti del Convegno di Bressanone - 2007) / L.Lazzerini. - STAMPA. - Mimesis. L'eredità di Auerbach:(2009), pp. 143-176. (Intervento presentato al convegno Atti del Convegno di Bressanone - 2007) tenutosi a Bressanone nel 5-8 luglio 2007).
Auerbach e l’interpretazione dei testi medievali: la lezione di «Figura» (Atti del Convegno di Bressanone - 2007)
LAZZERINI, LUCIA
2009
Abstract
Si pone in rilievo l’importanza dell’analisi compiuta da Erich Auerbach sul concetto di “figura”, osservando come la lezione auerbachiana, che ha per oggetto soprattutto a Dante, avrebbe potuto estendersi utilmente a buona parte della produzione letteraria medievale; invece è rimasta quasi lettera morta, sopraffatta dal maggior successo di altre teorie. Si dimostra anche come le premesse dell’applicazione alla letteratura volgare di quella categoria tipicamente scritturale siano già reperibili in testi celebri, ma spesso misinterpretati, delle letterature d’oc e d’oil.File | Dimensione | Formato | |
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