L’analisi di un tema trascurato dalla storiografia contemporanea parte dalle trasformazioni della committenza, in seguito all’affermazione di famiglie “moderne” e di “uomini nuovi” legati alla corte medicea. Nel palazzo Grifoni, disegnato da Ammannati per un cortigiano di Cosimo I, si riconosce una svolta rispetto alla tenace tradizione fiorentina, per la sottolineatura dell’asse centrale e la moltiplicazione delle finestre inginocchiate, che diventeranno segni caratteristici dell’ambiente cittadino. Fra i tratti distintivi dei palazzi fiorentini s’individuano la rinuncia a ospitare negozi o attività mercantili e la localizzazione al di fuori delle aree commerciali, secondo un criterio di decoro più rigido rispetto ad altre città italiane. La facciata di palazzo Valori, ornata dai ritratti in altorilievo di fiorentini illustri, appare un vero e proprio manifesto per illustrare la ricchezza degli “studi liberali” in una città fondata sui “traffichi mercantili”. La necessità di aggiornamenti conoscitivi e revisioni di giudizi è dimostrata da opere poco note come palazzo Dardinelli, che rivela una sorprendente originalità nel disegno del prospetto per il ritmo sincopato delle aperture e la contrazione dimensionale delle finestre laterali.

Palazzi fiorentini del secondo Cinquecento / A. Belluzzi. - In: OPUS INCERTUM. - ISSN 2035-9217. - STAMPA. - 4:(2007), pp. 92-105.

Palazzi fiorentini del secondo Cinquecento

BELLUZZI, AMEDEO
2007

Abstract

L’analisi di un tema trascurato dalla storiografia contemporanea parte dalle trasformazioni della committenza, in seguito all’affermazione di famiglie “moderne” e di “uomini nuovi” legati alla corte medicea. Nel palazzo Grifoni, disegnato da Ammannati per un cortigiano di Cosimo I, si riconosce una svolta rispetto alla tenace tradizione fiorentina, per la sottolineatura dell’asse centrale e la moltiplicazione delle finestre inginocchiate, che diventeranno segni caratteristici dell’ambiente cittadino. Fra i tratti distintivi dei palazzi fiorentini s’individuano la rinuncia a ospitare negozi o attività mercantili e la localizzazione al di fuori delle aree commerciali, secondo un criterio di decoro più rigido rispetto ad altre città italiane. La facciata di palazzo Valori, ornata dai ritratti in altorilievo di fiorentini illustri, appare un vero e proprio manifesto per illustrare la ricchezza degli “studi liberali” in una città fondata sui “traffichi mercantili”. La necessità di aggiornamenti conoscitivi e revisioni di giudizi è dimostrata da opere poco note come palazzo Dardinelli, che rivela una sorprendente originalità nel disegno del prospetto per il ritmo sincopato delle aperture e la contrazione dimensionale delle finestre laterali.
2007
4
92
105
A. Belluzzi
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